Cocaina e pestaggi, un’altra condanna per i fratelli Bianchi: “Spiccata capacità delinquenziale”

Quattro anni e mezzo per spaccio di cocaina ed estorsione: erano i “picchiatori” del gruppo, si attivavano quando c’erano somme da riscuotere.

Non solo l’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso a calci e pugni nel settembre 2020 davanti a un locale a Colleferro, in provincia di Roma.

Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati anche in appello a 4 anni e mezzo per spaccio ed estorsioni nella zona dei Castelli romani. Una sentenza ancora non definitiva, si attende la Cassazione. L’inchiesta della Procura di Velletri riguarda un giro di droga, cocaina in particolare, e pestaggi. Secondo i giudici i fratelli Bianchi avevano un ruolo centrale in un gruppo dedito allo spaccio di cocaina nell’area di Velletri, Lariano, Artena e dintorni.

In queste zone si sono costruiti anche la fama di “picchiatori”: quando si trattava di riscuotere pagamenti, erano loro due ad andare dai debitori per minacciarli e, nel caso, picchiarli. In particolare c’è un episodio che vede come vittima un ventenne che aveva un debito di poche decine di euro: “Sei un infame tu e tuo padre, siete solo dei pezzi di me***, avete torto marcio e andate pure a fare la denuncia. Infami, morti di fame”, si legge in un’intercettazione pubblicata dal Corriere. Pestaggi che, si leggeva nel provvedimento del gip, “chiaramente indicativi di una spiccata e sistematica capacità delinquenziale”.

Intanto i due fratelli, in vista dell’appello per l’omicidio di Willy, hanno cambiato avvocato per “diversità di vedute”. A Massimiliano Pica subentrano Valerio Spigarelli, Ippolita Naso e Pasquale Ciampa.

Cocaina e pestaggi, un’altra condanna per i fratelli Bianchi: “Spiccata capacità delinquenziale”

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