Il Fondo Certares con le compagnie Delta e Air France-Klm vincono la trattativa esclusiva per l’acquisizione di Ita Airways, così il governo ha deciso di trattare con il fondo Usa, come noto in joint venture con Delta ed Air France-Klm, abbandonando l’idea dell’altra cordata costituita dal Gruppo della famiglia Aponte e dal colosso tedesco della Lufthansa.
Ora c’è il problema della tempistica per chiudere la partita perchè il centrodestra, sondaggi alla mano, prossimo a governare l’Italia non sorride alla scelta dell’attuale esecutivo. In particolare Giorgia Meloni, critica il metodo ed afferma che non spetta a questo governo decidere: “Solo quando saprò potrò però pronunciarmi”.
“L’offerta di Certares per Ita è risultata superiore a quella di Msc e Lufthansa, che non è stata significativamente modificata nel corso della procedura, sotto tutti i profili richiesti dal Dpcm, in particolare il valore e il piano industriale”, ha commentato il ministero dell’Economia spiegando che si realizza una vera privatizzazione con meccanismi di controllo in mano al Tesoro.
Nel comunicato della mattina si diceva che per la cessione di Ita “sarebbe stato avviato un negoziato in esclusiva” con il consorzio formato da “Certares Management, Delta Airlines e Air France-Klm”, la cui offerta è stata ritenuta “maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal Dpcm“.
Anche se i dettagli sono ancora riservatissimi, così come scrive l’Ansa, quello che filtra è che la seconda offerta è cambiata sostanzialmente rispetto alla prima, che prevedeva la vendita solo del 40% di Ita: ora Certares punta al 50% più un’azione, una vera privatizzazione – spiegano fonti di governo – dato che lo Stato perde il controllo della società.
E’ previsto poi che il trasferimento avvenga al momento della firma del contratto, anche se il pagamento sarà rateale. Il valore di Ita viene confermato a 700 milioni ma questo è solo l’inizio, visto che poi è previsto un aumento di capitale che sarà di 650 milioni da parte del Tesoro e di 600 da Certares, portando così il valore della compagnia italiana a 1.950 milioni.
Tra i punti di forza viene poi indicata la parte relativa alla governance. Il Mef potrà esprimere il presidente di Ita ed esprimere il proprio gradimento sul futuro amministratore delegato. Il consorzio guidato da Certares – sottolineano poi fonti di governo – ha dato la disponibilità a discutere ogni modifica volta a migliore la coerenza dell’offerta del Dpcm.
Gli aspetti che non hanno aiutato la proposta di Mcs. Secondo fonti di governo la call option offerta metteva il Mef in condizione soggettiva passiva, l’incasso previsto avrebbe valorizzato la quota detenuta dal Mef, prevedendo un incasso di 186 milioni solo nel caso di obiettivi raggiunti dal piano proposto.
Anche sulla governance lo Stato avrebbe avuto decisamente meno poteri: il veto solo su operazioni di fusione o trasferimento di sede. Ora la trattativa entra nel vivo. Nel negoziato in esclusiva non ci sono deadline. Ma sono previste due settimane di fuoco, fino a metà settembre, che potrebbero anche essere decisive.
Si potrebbe arrivare ad un memorandum d’intesa non vincolante con Certares e i suoi alleati oppure, se possibile, si stringerà un preliminare, chiaramente più impegnativo. Senza dimenticare che il 25 settembre ci sono le elezioni politiche e poi arriverà un nuovo governo.
Per chiudere definitivamente la trattativa occorre anche il sigillo dell’Antritrust Ue e se la trattativa sarà molto avanzata sarà davvero difficile fare marcia indietro, anche per il nuovo governo.
Air France-Klm accenna anche ad una partnership che non sia solo commerciale ma anche operativa, che viene letta come una promessa di ingresso azionario, quasi un ritorno a distanza di 15 anni quando il matrimonio con Alitalia sembrava fatto ma poi sfumò dopo il cambio di governo tra Prodi e Berlusconi. “Siamo fermamente convinti della nostra visione”, dice il fondo fondato nel 2012 da Greg O’Hara, con nazionalità greco-canadese specializzato nel turismo. Con lui Fiumicino potrebbe diventare un importante hub, il terzo in Europa, ed Ita avere accessi a mercati strategici, oltre ad aumentare i viaggiatori dagli Usa.
Il commendo della cordata Msc: “Dal nostro punto di vista, la nostra offerta congiunta con Msc era e continua ad essere la soluzione migliore per Ita”, enfatizza Lufthansa, prendendo atto della decisione del governo di intraprendere una strada che “consenta una maggiore influenza dello Stato e non preveda una completa privatizzazione di Ita”.