Stamane, presso il Centro Congressi Roma Eventi, nel corso di una conferenza multimediale, alla presenza del Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza preposto all’attività di coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia, Prefetto Stefano Gambacurta, è stato illustrato il progetto “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele”, iniziativa di educazione alla legalità per la prevenzione di comportamenti antisociali espressi attraverso l’uso della realtà virtuale immersiva, sviluppata dalla Direzione Centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato in partenariato con il Dipartimento di Psicologia della “Sapienza” di Roma e finanziata con fondi del PON Legalità.
All’evento sono intervenuti, in qualità di relatori, il Direttore Centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, Prefetto Daniela Stradiotto ed il Direttore del Dipartimento di psicologia della Sapienza Università di Roma, Prof.ssa Anna Maria Giannini.
Al convegno ha partecipato altresì il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, dr.ssa Carla Garlatti.
Obiettivo del programma, di assoluta originalità anche nel panorama accademico internazionale, è la costruzione di un protocollo formativo che valorizzi le diverse prospettive della vittima e dell’autore di un reato, attraverso la proiezione, su visori 3D, di scenari e situazioni costruiti per indurre stati emozionali profondi.
La peculiarità del progetto risiede proprio nella ricerca scientifica applicata all’uso delle più moderne tecnologie, per un nuovo, più attuale, modello di educazione alla legalità.
La Direzione Centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato ed il Dipartimento di Psicologia della Sapienza di Roma, proporranno l’esperienza formativa agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado delle Regioni PON (Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Sicilia) già a partire dal 14 novembre p.v. nella provincia di Reggio Calabria, mediante l’intervento degli operatori della polizia postale e delle comunicazioni e del team di psicologi della Sapienza.