La Open Arms ha lasciato Maiorca ad è ripartita per raggiungere nuovamente l’area Sar della Libia. Dopo le polemiche dei giorni scorsi circa l’opportunità di denunciare l’Italia e la Libia, Roberto Gatti, capo missione dell’imbarcazione, ha riferito che la Ong non denuncerà l’Italia. “La nostra denuncia è contro il capitano del mercantile libico Triades per omissione di soccorso e omicidio colposo, oltre al capitano della motovedetta della Guardia Costiera libica e ad altre navi interessate. Ma le autorità libiche replicano, “smentiamo e rigettiamo categoricamente le calunnie e chiederemo una commissione d’inchiesta neutrale”.
Non è mancata l’immediata risposta del ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini che su Facebook ha scritto, “contrordine compagni!” Salvini comunque ha evidenziato che la Ong avrebbe sottoposto una naufraga a quattro giorni di navigazione portandola in Spagna, “nonostante avessimo dato disponibilità di attracco, per assistenza e cura, in un porto siciliano”.
Le reazioni della Libia
La Libia è più dura contro Open Arms, certa che la fantomatica denuncia “faccia parte di una campagna sistematica guidata dalle Ong”. La Libia rigetta le accuse sostenendo che, “è illogico che una pattuglia libica salvi 165 migranti e lasci due donne e un bambino mentre sono usciti solo per salvarli”. Il monito alla Open Arms da parte delle autorità libiche, “il consiglio è di operare in acque spagnole dove c’è un afflusso crescente di migranti illegali provenienti dall’Africa occidentale e dal Marocco”, in difetto vi sarebbe un rischio sovranità, “è bizzarro che un’organizzazione non governativa spagnola ripeschi i migranti illegali nelle acque libiche e li porti in Italia, come se la Libia e l’Italia fossero due nazioni della Corona spagnola. Situazione che mina la sovranità della Libia e dell’Italia”.