La Marina militare italiana sta considerando di cambiare il progetto iniziale di alcune delle sue nuove navi multifunzionali PPA , per renderle più piccole, e possibilmente dare loro una capacità anti-sottomarino, lo riporta Defense News.
Le sette navi sono state ordinate con la Legge Navale, per un valore di € 5,4 miliardi (US $ 6,3 miliardi) per sostituire navi in prossimo disuso della flotta della Marina. Tre sono già in costruzione presso i cantieri italiani di Fincantieri, i lavori per la quarta starebbero per iniziare.
Ma gli ingegneri dello Stato Maggiore Marina torneranno al tavolo da disegno per le ultime tre navi, poiché le priorità operative derivanti dagli impegni nazionali sono cambiate.
La pianificazione e la progettazione delle PPA erano stati redatti dal precedente Capo di stato maggiore Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, quando il contesto internazionale e gli impegni nazionali protendevano per l’impiego delle PPA in diverse missioni operative in tutti gli scenari.
Oggi le nuove PPA pesano circa 6.000 tonnellate, poco al di sotto delle fregate FREMM che pesano 6.700 tonnellate, ma molto più grandi delle navi che andranno a sostituire che rasentano le 2000 tonnellate.
Le navi PPA hanno anche la stessa lunghezza delle FREMM, misurano circa 146 metri di lunghezza e 16,5 metri di larghezza, solo 3 metri più strette delle FREMM.
Le PPA, secondo il progetto iniziale sarebbero troppo grandi per attraccare in alcuni porti della Sicilia, inficiando così la loro capacità ed impiego nel monitoraggio dei flussi migratori in atto nel mediterraneo.
Quindi il nuovo capo della Marina, Ammiraglio Valter Girardelli, ha approvato il programma per trasformare le ultime tre PPA in navi da pattugliamento da 3.000 tonnellate. Gli addetti ai lavori stanno anche valutando la necessità di dotarle di capacità anti-sottomarino, poiché otto navi anti-som hanno terminato il loro ciclo di vita operativo. L’esigenza è nata perchè attualmente ci sono solo quattro fregate FREMM con configurazione anti-somm.
Una seconda opzione sarebbe quella di trasformare le ultime tre PPA in navi anti-somm vere e proprie con stazza da 4.500 tonnellate. Secondo la fonte sentita da Defense News, rendendo le PPA più piccole, le quattro navi sarebbero acquistate con lo stesso finanziamento delle tre navi PPA più grandi.
Appare chiaro che la Marina militare, giustamente, a parità di risorse già programmate, ha deciso di rivedere la progettazione della nuova flotta per contemperare le esigenze operative a quelle nazionali dando esempio di saper gestire al meglio le risorse che il governo e gli italiani hanno destinato alla Forza armata del mare.