L’egenzia bielorussa Belta ha riportato le parole di Lukashenko: “Prigozhin oggi è in Bielorussia e ho chiesto a Vladimir Putin di non eliminare Prigozhin. Ho detto a Putin che possiamo ucciderlo, non è un problema. O al primo tentativo o al secondo. Ma gli ho chiesto di non farlo”.
Il presidente della Bielorussia ha poi detto che una parte importante delle armi nucleari tattiche russe era già stata dispiegata nel Paese. La Bielorussia non ha nulla da temere dall’arrivo dei miliziani Wagner, che anzi possono essere utili alle forze armate di Minsk per la loro esperienza: “Ci diranno cosa è importante adesso in fatto di armi e strategia sul campo”.
Lukashenko ha poi affermato che durante l’avanzata in Russia della Wagner un’intera brigata agli ordini di Minsk era pronta ad essere trasferita nella Federazione Russa.
Vladimir Putin parlando ai reparti dell’esercito e delle forze di sicurezza, alla presenza del ministro della Difesa Shoigu ha detto: “L’esercito e le forze di sicurezza russe hanno di fatto impedito lo scoppio di una guerra civile. Se non fosse stato fermato l’ammutinamento della Wagner nel fine settimana tutti i risultati ottenuti finora nel conflitto in Ucraina sarebbero andati perduti. Non si sa cosa sarebbe stato del Paese ma tutti i risultati ottenuti nei combattimenti sarebbero andati perduti”.
“La Russia, prosegue Putin, non ha dovuto rimuovere unità militari dalle zone di combattimento in Ucraina per affrontare l’ammutinamento della Wagner, sottolineando che la sicurezza interna è stata garantita da unità del ministero della Difesa, della Guardia Nazionale e personale del ministero dell’Interno.
Nel frattempo, per affrontare eventi uguali la Guardia Nazionale sarà equipaggiata con armi pesanti e carri armati”.
Ieri con un jet privato del capo del gruppo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, sarebbe atterrato all’aeroporto militare di Machulishchi, vicino a Minsk, in Bielorussia. Lo riferisce Ukrainska Pravda.
Dopo gli eventi di sabato scorso Prigozhin rimane incriminato dalla Procura generale per insurrezione armata e allo stesso tempo la sua compagnia ha ripreso “normalmente” l’attività nel quartier generale di San Pietroburgo e in diverse altre città, dove è ricominciato anche il reclutamento.
I servizi interni russi, l’Fsb, hanno archiviato il procedimento penale per ribellione armata nei confronti dei miliziani del gruppo Wagner, rilevando che i suoi partecipanti hanno interrotto le azioni direttamente volte a commettere l’ammutinamento.
Subscribe to our newsletter!