Avvertimento per Washington, imponente esercitazione nel Golfo dei guardiani della rivoluzione iraniana

L’Agenzia di stampa statale iraniana IRNA ha riferito che in questi giorni i guardiani della rivoluzione hanno fatto un’imponente esercitazione nel Golfo per addestrarsi ad “affrontare possibili minacce”. Funzionari americani hanno confermato a Reuters che l’Iran ha anticipato le esercitazioni annuali a causa delle crescenti tensioni con Washington.
Il portavoce delle guardie della rivoluzione Ramezan Sharif, secondo quanto riporta l’IRNA, ha minimizzato dicendo che “l’esercitazione è stata condotta con l’obiettivo di controllare e salvaguardare la sicurezza delle vie navigabili internazionali, nel quadro del programma delle esercitazioni militari annuali”.
Il comando centrale di controllo Usa ha confermato di aver visto aumentare l’attività navale iraniana, circa 100 navi comprese piccole imbarcazioni, a ridosso dello stretto di Hormuz. Teheran, nei giorni scorsi, aveva minacciato gli Usa che in caso di aumento delle sanzioni e di interruzione del programma sul nucleare avrebbe bloccato lo stretto di Hormuz, considerato un passaggio strategico per le spedizioni petrolifere.
Il comandante delle guardie della rivoluzione Mohammad Ali Jafari “ha espresso soddisfazione per l’esito dell’esercitazione navale, sottolineando la necessità di mantenere e migliorare la prontezza alla difesa e la sicurezza del Golfo e dello Stretto di Hormuz per poter affrontare minacce potenziali”.
Secondo gli americani l’esercitazione sarebbe un avvertimento per Washington per la decisione del presidente americano Donald Trump di ritirare l’accordo internazionale sul programma nucleare iraniano ed imporre nuove sanzioni a Teheran. L’Iran, tramite i sui funzionari ha avvertito che il paese non si arrenderà facilmente ad una rinnovata campagna americana per impedire le esportazioni di petrolio, considerate vitali per il paese, già in ginocchio e con tanti problemi interni.
Il mese scorso, il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha appoggiato il presidente Hassan Rouhani nella politica adottata. L’Iran potrebbe bloccare tutte le esportazioni di petrolio in transito nel Golfo laddove si sentisse minacciata. Il timore dell’Iran è che le incombenti sanzioni Usa potrebbero costringere i paesi che si riforniscono di petrolio iraniano ad interrompere le forniture e le coneguenti relazioni commerciali.

 

Avvertimento per Washington, imponente esercitazione nel Golfo dei guardiani della rivoluzione iraniana