Missili a lungo raggio e bombe a grappolo, le promesse americane a Kiev per vincere la guerra

“Non cederemo” nel sostegno all’Ucraina, “Vladimir Putin ha fatto una scommessa sbagliata, e cioè che il supporto a Kiev sarebbe finito. Difenderemo la libertà oggi, domani e per quanto serve”.

Questo perché l’idea che gli Stati Uniti possano “prosperare senza un’Europa sicura non è ragionevole“, ha detto Biden all’ingresso dell’università di Vilnius in Lituana al margine dei lavori del verrtice Nato. “Dobbiamo unirci per proteggere i diritti e le libertà”, ha ribadito Biden.

Poco prima del suo intervento all’Università, Biden aveva incontrato anche il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, dicendo dell’incontro: “significativo e forte

Zelensky ha parlato del dialogo avuto con Biden sulla “situazione in prima linea”, ma anche a proposito “dell’ulteriore cooperazione a lungo termine in materia di difesa” e dei “processi interni alla Russia alla luce dei recenti eventi”. Il presidente ucraino ha dichiarato di “apprezzare enormemente” che “gli Stati Uniti sono stati al fianco dell’Ucraina per tutta la durata della nostra difesa contro le aggressioni”.

Per questo motivo, ha ringraziato “personalmente” il presidente Biden, il Congresso e il popolo americano “per l’assistenza di vitale importanza militare, finanziaria, politica – fornita all’Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala della Russia”.

Tutti gli alleati concordano che l’Ucraina sarà un giorno nella Nato. Io e Zelensky abbiamo parlato delle garanzie che possiamo dare nel mentre e ringrazio i leader del G7 per le garanzie di sicurezza: aiuteremo l’Ucraina a costruire una forte difesa, in modo che sia una fonte di stabilità nella regione. Questa è un potente dichiarazione per l’Ucraina“, ha anche sottolineato poi il presidente Usa Joe Biden presentando le garanzie di sicurezza del G7 con tutti i leader presenti, compresi i vertici dell’Ue.

Dura è stata la reazione di Mosca: “Le garanzie di sicurezza offerte dai Paesi del G7 all’Ucraina violano la sicurezza della Russia”, ha commentato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.

Per far continuare il conflitto all’Ucraiana nel senso asupicato dal G7 gli Usa hanno dato il via all’invio delle contestate bombe a grappolo in grado di sbaragliare le truppe di Mosca dai territori occupati, valutando anche il rischio che le stesse provocano a danno dei civili. Ricordiamo che le bombe a grappolo una volta lanciate disseminano su vaste aeree altre mini bombe che si insidiano nel terreno, rimanendo lì per lungo tempo amplificando così il pericolo in maniera imperitura.

Sui missili a lungo raggio oltre i 300 Km, la Francia si è detta disponibile mentre gli Stati Uniti ne stanno valutando la possibilità.

Joe Biden valuterà l’ipotesi di dare all’Ucraina missili a più lungo raggio rispetto a quelli mandati finora. Lo ha detto lo stesso presidente Usa ai giornalisti, dopo il suo intervento all’università di Vilnius. 

Mosca alla notizia dei missili a lungo raggio ha risposto che l’Occidente sta ritornando ai tempi della Guerra Fredda in maniera irreversibile.

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