Nel momento in cui gli Usa hanno minacciato nuove sanzioni all’Iran, seguite dal ventilato abbandono del programma sul nucleare l’Iran, la scorsa settimana, ha lanciato una imponente campagna di addestramento navale nello stretto di Hormuz. La motivazione è di far capire al mondo che l’Iran è pronta anche a bloccare i transiti di tale stretto. Specialmente i transiti di petrolio dell’intera area geografica. Durante l’esercitazione navale i guardiani della rivoluzione iraniana hanno testato un nuovo missile balistico a corto raggio, in grado, a dire loro, di essere immune da qualsiasi sistema di difesa missilistico. Il nuovo missile viene descritto, con novizia di particolari tecnici, dall’analista militare Franco Iacch su Il Giornale.
L’Iran ha fatto conoscere al mondo il nuovo missile balistico a corto raggio Al-Mobeen della famiglia Fateh. Il generale iraniano Amir Hatami ha descritto la nuova arma, come “espressione dell’industria militare del paese, un missile agile, invisibile, ad alta precisione ed immune ad ogni tipo di scudo di difesa. La forma base del corpo e la disposizione delle superfici di controllo sono visivamente identiche ai Fateh-110. Non vi è alcuna indicazione sulle nuove caratteristiche del modello Al-Mobeen, probabilmente a guida inerziale con supporto satellitare oltre ad un sensore a infrarossi per le immagini. È possibile che gli iraniani abbiano ridotto la capacità ad infrarossi del missile al momento del lancio o migliorato il proprio sistema di guida per consentire all’arma di raggiungere una traiettoria insolita rispetto al bersaglio.
Proprio un missile Fateh-110 di terza generazione in configurazione anti-nave sarebbe stato testato la scorsa settimana, durante le esercitazioni nello Stretto di Hormuz. Il missile sarebbe stato lanciato dalla base del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica di Bandar-e-Jask, nel sud-est dell’Iran. Il Fateh-110 avrebbe attraversato parte dello Stretto di Hormuz prima di colpire il bersaglio nel deserto a 100 miglia di distanza.L’Iran sostiene che il programma missilistico del paese è progettato per la difesa con esclusiva capacità di carico utile convenzionale.
Il Fateh-110 è un missile balistico monostadio a corto raggio a propellente solido. In servizio dal 2004, è probabilmente un’evoluzione del sistema Zelzal-2. Dovrebbe avere un raggio di 300 km per un carico utile di 500 kg. Il missile su lanciatore mobile è lungo 8,86 metri, un diametro di 0,61 metri e pesa 3.450 kg. Il Fateh-110 utilizza un sistema di guida inerziale con correzione GPS per una probabilità di errore circolare inferiore ai cento metri. Secondo il Center for Strategic and International Studies, l’Iran avrebbe sviluppato diverse versioni del Fateh designate come A-110A / Fateh 2 e A-110B / Fateh 3. La configurazione 110-D1 di quarta generazione è stata svelata nell’agosto del 2012: implementa un nuovo sistema di guida con la medesima portata delle precedenti versione, circa 300 km. Il 25 settembre del 2016, l’Iran ha svelato il nuovo missile balistico Zolfaghar, variante della famiglia Fateh-110, con un raggio di 700 km. Due le variante anti-radar del missile Fateh denominate Hormuz-1 e Hormuz-2. La variante anti-nave del Fateh è denominata Khalij Fars. Quest’ultimo implementa un cercatore elettro-ottico per colpire bersagli in movimento. La capacità antinave dell’Iran è stata confermata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti nel 2014.