Sul sito di CNA Ambulanti l’interpretazione della Sentenza della Corte Ue (terza sezione) del 20 aprile 2023.
La Direttiva 2006/123/CE sui servizi nel mercato interno all’articolo 12, paragrafi 1 e 2 prevede il “carattere incondizionato e sufficientemente preciso dell’obbligo per gli Stati membri di applicare una procedura di selezione imparziale e trasparente ai potenziali candidati e del divieto di rinnovo automatico di un’autorizzazione rilasciata per una determinata attività……”
Al punto 2 la sentenza della Corte Ue, in merito all’applicazione dell’ Articolo 12, paragrafo 1, della direttiva 2006/123/CE, si è così pronunciata: “deve essere interpretato nel senso che non impedisce di effettuare una valutazione della scarsità delle risorse naturali e delle concessioni disponibili combinando un approccio astratto e generale a livello nazionale con un approccio caso per caso basato sull’analisi del territorio costiero del comune interessato” .
“Alla luce della novità interpretativa dei supremi giudici comunitari, i Comuni saranno obbligati ad applicare la sentenza della Corte UE e disapplicare la sentenza plenaria n.17 e 18 – 2021“, scrive CNA Ambulanti. La questione è chiara, precisa CNA, l’approccio alla direttiva 2006/123 deve essere interpretato nel senso che non impedisce di effettuare una valutazione della scarsità delle risorse naturali e delle concessioni disponibili combinando un approccio astratto e generale a livello nazionale con un approccio caso per caso basato sull’analisi del territorio.
“Lo dicevamo dall’inizio, precisa CNA Ambulanti, che la direttiva non è applicabile al commercio su aree pubbliche in quanto un amministrazione ha il potere di ridurre o di aumentare il numero di concessioni/autorizzazioni solo nel proprio territorio; non vi è alcuna scarsità di risorse naturali, delle capacità tecniche nè di quelle utilizzabili, ma anzi la scarsità è riferibile al ricambio generazionale“, evidenzia CNA Ambulanti.
In sostanza ed in maniera non estensiva i Comuni, precisa CNA Ambulanti, saranno costretti a fare:
- una ricognizione interna, per la mappatura prevista dal DECRETO LEGISLATIVO 26 luglio 2023, n. 106;
- una ricognizione interna per risolvere celermente la situazione di incertezza nel settore, che blocca il progresso degli investimenti.
Quando si renderanno conto che sul 100% delle concessioni/autorizzazioni per il commercio su aree pubbliche rilasciate, solo poco più del 50% sono ancora in uso non potranno più bandire un bel nulla e non ci saranno AGCM, TAR o altro che tenga, enfatizza CNA Ambulanti.
Adesso la partita dovrà essere giocata Comune per Comune. Il CNA Ambulanti, precisa, che d’ora in avanti dovranno opportunamente essere messi al corrente di questa pronuncia della Corte sia gli Enti locali e sia in particolare il Governo che sarà costretto a prendere una posizione chiara e coerente vista anche la situazione critica che il comparto sta attraversando in previsione della prossima Legge sulla Concorrenza.
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