La titubanza del Governo italiano dei giorni scorsi, sull’opportunità di revocare o meno la concessione, è passata via come il vento velocemente. Il governo del cambiamento non si è fatto intimidire dai circa 20miliardi di euro che la società Atlantia, che controlla Autostrade Italia, vanterebbe in caso di rescissione anticipata del contratto. Le morti innocenti della strage annunciata di quel Ponte Maledetto non hanno prezzo e quindi l’esecutivo va avanti a spada tratta.
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Fiducia e forza il governo gialloverde la prende dal popolo. Oggi durante i funerali di stato la gente assiepata per rendere omaggio alle vittime, al passaggio di Luigi Di Maio e Matteo Salvini non hanno resistito e li hanno chiamati a gran voce verso di loro. I due vice premier non hanno esitato un’attimo e si sono buttati “letteralmente” tra le loro braccia per confortarli e per garantire loro che andranno avanti senza alcuna esitazione affinché chi ha sbagliato paghi e che soprattutto non metta più le mani sulla viabilità italiana mettendo a repentaglio la vita degli italiani. C’era anche un defilato Maurizio Martina, che è stato offeso dalla gente ed invitato a lasciare il luogo della cerimonia funebre.
l Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avvia ufficialmente la procedura di revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia con una lettera a firma del direttore generale Vincenzi Cinelli che proponiamo integralmente.
“Si fa riferimento al disastro e agli sciagurati eventi verificatisi in data 14 agosto u.s., in dipendenza del crollo di una sezione del viadotto Polcevera localizzato sull’autostrada A10 Genova – Savona, assentito in concessione a codesta Società in forza della Convenzione di concessione sottoscritta in data 4 agosto 1997 e delle successive integrazioni intervenute con Convenzioni aggiuntive del 15 gennaio 1998, 29 marzo 1999, 21 maggio 1999, 23 dicembre 2002 nonché con la Convenzione Unica sottoscritta il 12 ottobre 2007 e l’atto Aggiuntivo alla Convenzione Unica del 24 dicembre 2013”.
“In relazione a tale disastro si avvia, in modo formale la contestazione del gravissimo inadempimento di codesta Società agli obblighi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) e custodia, in oggettiva considerazione del collasso dell’infrastruttura, delle vittime accertate e degli ingenti danni riportati ai beni anche di soggetti terzi, senza considerare l’interruzione del sistema di viabilità e quindi la compromissione della funzionalità delle infrastrutture concesse.
A seguito della contestazione in oggetto, e all’esito della valutazione delle controdeduzioni che codesta Società farà pervenire, si fa riserva di esperire tutte le iniziative di tutela apprestate dall’ordinamento giuridico, ferma restando l’idoneità della presente ad attivare i procedimenti di cui agli artt. 8, 9 e 9-bis della Convenzione di concessione.
Considerata la natura e le caratteristiche dell’evento che si è prodotto e dell’esteso allarme sociale che ne sta derivando, si fa riserva di sottoporre alle competenti Autorità di Governo ogni valutazione in ordine al miglior soddisfacimento dei molteplici interessi pubblici coinvolti, che attengono al piano della tutela della vita, della salute e della sicurezza dei cittadini e degli utenti delle infrastrutture.
Alla luce degli specifici poteri e compiti ricadenti su codesta Società ai sensi dell’art. 14 del Codice della Strada nonché degli obblighi connessi alla gestione e manutenzione del corpo autostradale definiti dalla Convenzione di concessione, si richiede di inoltrare alla scrivente Direzione Generale, entro 15 giorni dalla data odierna, una dettagliata relazione nella quale sia fornita chiara evidenza di tutti gli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità dell’infrastruttura in questione e prevenire lo specifico evento accaduto, con allegato ogni atto posto in essere al fine di garantire il mantenimento della funzionalità dell’infrastruttura e volto a prevenire il crollo poi in effetti verificatosi.
Fatta salva, in caso di accertata responsabilità del concessionario, ogni integrale tutela in ordine ai danni e ai pregiudizi derivanti dalle inadempienze contrattuali, si resta in attesa di valutare le iniziative di risarcimento anche in forma specifica per i danni patrimoniali e non patrimoniali che codesta Società riterrà di formulare”.
Interessante l’inchiesta di SocialTV
https://youtu.be/CdkYMREuYMA