Il Consiglio Europeo, sottolinea la necessità “imperativa” di una “preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata” e di una “gestione strategica delle crisi nel contesto dell’evoluzione del panorama delle minacce”. Invita quindi il Consiglio a portare avanti i lavori e la Commissione, insieme all’Alto Rappresentante, a proporre “azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell’Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza“. Via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 in Ue (Coreper II) alle sanzioni contro persone e entità ritenute responsabili della morte di Alexei Navalny. Il dossier è stato approvato dalla riunione nei punti senza discussione e fa scattare la procedura scritta per la ratifica finale. La procedura potrebbe concludersi venerdì mattina. Fondi per l’industria della difesa comunitaria. Tra i 27 membri Ue vi è disaccordo sulla possibilità di fare debito comune (defense bond o bond) emessi per progetti comuni di un gruppo ristretto di Paesi, al fine di sostenere gli investimenti nel settore della difesa. I cosiddetti paesi ‘frugali’, guidati dalla Germania, avrebbero chiesto e ottenuto la rimozione, dalla bozza di conclusioni, del riferimento agli strumenti innovativi per finanziare il potenziamento dell’industria comune comunitaria. Molto probabilmente verrà formulata una richiesta alla Commissione per redigere un “draft” con diverse e differenti soluzioni.
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