Libia, nuovo conflitto armato per il controllo del petrolio

The New Arab, citando fonti militari Ajdabiya, ha riferito che l’ex capo della Guardia della Petroleum Facilities (IFG) Ibrahim Jodran e i lealisti tribali di Moamar Gheddafi così come i ribelli ciadiani hanno stretto una nuova alleanza per portare a termine un’operazione militare che si pone come obiettivo quello di controllare non solo la crescente regione petrolifera ma anche molte altre aree nel paese.

Secondo il New Arab, il comandante del sedicente esercito della Libia orientale, Khalifa Haftar, ha inviato più truppe nella regione petrolifera e le unità della Forza di Al-Saiqa sono state viste muoversi verso la regione sud-occidentale, in particolare verso Ghat. “Jodran ha incontrato l’ex capo delle forze Haftar nel distretto libico occidentale di Wershiffana, Omar Tantoush e altri ufficiali militari fedeli a Gheddafi per formare una brigata di lealisti di Gheddafi di diverse tribù nel sud della Libia”.

Secondo quanto riportato dal sito Web, i gruppi ribelli ciadiani faranno parte della nuova alleanza poiché hanno buone posizioni nel sud della Libia, come Um Al-Araneb e altri, per non parlare delle tribù Tubu che potrebbero far parte dell’alleanza.

“La nuova alleanza potrebbe colpire tre assi: la regione petrolifera, le basi aeree di Jufra e Tamnehent, che potrebbero essere utilizzate dagli aerei di Haftar e la base militare di Brak Al-Shaati, che è il punto principale delle truppe a sud di Haftar.” Il nuovo arabo ha aggiunto.

Oltre ad indebolire la presa di Haftar, l’alleanza mira ad avere una posizione forte nel caso in cui la ruota del processo politico si spinga verso le prossime elezioni.

Le forze leali di Jodran, con lui al comando, lo scorso giugno, attaccarono la regione petrolifera (i terminali petroliferi di Ras Lanuf e Sidra) prima che le forze di Haftar riprendessero il controllo.

Il “Global Risk Insights” ha di recente riferito che la lotta per la crescente regione petrolifera libica non è finita, poiché potrebbero verificarsi ulteriori scontri nella regione in quanto tutte le forze presenti sul campo hanno lo stesso obiettivo: prendere il controllo del petrolio e avere così posizioni forti nei negoziati politici.

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