Al Casd – Centro Alti Studi della Difesa – si è svolto ieri il convegno dal titolo “Il concorso del PNS nel perseguimento della sovranità tecnologica e della competitività industriale“.
Un incontro tra i massimi rappresentanti del mondo militare e industriale italiano per discutere sullo stato di realizzazione e sulle prospettive future del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea (PNS), analizzando anche il ruolo che lo stesso può avere nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Il PNS è stato inaugurato lo scorso dicembre a La Spezia presso il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale, per promuovere la sovranità tecnologica e la competitività del sistema Paese nel settore subacqueo, cercando di catalizzare le competenze delle eccellenze nazionali.
La pubblicazione dei primi quattro bandi di ricerca tecnico-scientifica, avvenuta negli scorsi mesi, è stato il primo atto formale con cui il Polo si è aperto al mondo della ricerca, delle grandi aziende e delle piccole e medie imprese per sviluppare studi e nuove tecnologie. In particolare, i primi quattro bandi riguardano l’ottimizzazione dell’energia, la realizzazione di software innovativi per l’individuazione di oggetti subacquei, reti di comunicazione e sistemi di interazione tra mezzi autonomi e piattaforme cooperanti.
Nella prima parte dell’evento, dopo i saluti iniziali dell’ammiraglio di Squadra Giacinto Ottaviani, presidente del CASD, e l’introduzione dell’ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare e presidente del Consiglio di coordinamento interministeriale del PNS, si è tenuta la presentazione della relazione sul PNS da parte dell’ammiraglio ispettore Cristiano Nervi, direttore della Struttura Operativa del Polo, e l’intervento di Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare.
A seguire, nel panel “I vantaggi di un approccio multidisciplinare a garanzia della sostenibilita’ strategica del Polo nazionale della dimensione Subacquea“, moderato da Carlo Festucci, segretario generale di AIAD, sono intervenuti Pieroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, Lorenzo Mariani, condirettore generale di Leonardo, Luca Andreoli, amministratore delegato Difesa Servizi Spa, e l’ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto, presidente del Comitato di Direzione Strategica del PNS. A conclusione dell’evento è intervenuto Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario di Stato alla Difesa.
Sintesi degli interventi
“Quando alcuni mesi fa abbiamo inaugurato il Polo Nazionale della dimensione subacquea a La Spezia – ha detto Musumeci – sapevamo che servisse e sarebbe servito l’impegno interministeriale e interistituzionale perchè il subacqueo e’ una dimensione alla quale concorrono, ciascuno per le proprie competenze, diversi ministeri. Abbiamo deciso la necessita di varare presto una legge quadro rivolta a tutti i soggetti che intendono operare nella dimensione subacquea. La legge quadro che fra qualche settimana portero’ al Consiglio dei ministri sarà il primo passo per l’accreditamento come primo Paese europeo ad aver dato un contesto normativo a questa dimensione. A questo si accompagna l’impegno delle nostre industrie sul piano tecnologico per dotare questo spazio di tutti gli strumenti necessari“.
Per il sottosegretario Perego di Cremnago, “il dominio marittimo in generale e la dimensione subacquea nel particolare, stanno diventando sempre piu’ rilevanti nel contesto geopolitico globale poiche’ gran parte delle attivita’ e delle funzioni che utilizziamo giornalmente dipendono da cio’ che accade sotto la superficie dell’acqua. Il mare infatti non e’ solo risorsa essenziale per la civilta’ umana, regolatore climatico e custode di importanti riserve alimentari, ma i fondali sono anche preziosi in minerali e terre rare, elementi fondamentali per lo sviluppo e mantenimento di una sovranita’ tecnologica ormai imprescindibile nell’attuale epoca. Abbiamo di fronte una grande opportunita’ per proiettarci sul piano internazionale e assumere un ruolo guida nel settore, ma per sfruttarla e’ necessario comprendere a tutti i livelli l’importanza della dimensione subacquea e fare sistema“.
E’ fondamentale – ha aggiunto – “porre in essere uno sforzo corale per promuovere la cooperazione tra strutture pubbliche e private, con la Difesa quale perno centrale. Solo tramite iniziative che favoriscono sinergia e condivisione, come il Polo Nazionale della dimensione Subacquea con le eccellenze di settore presenti nel nostro tessuto produttivo e nel Comparto Difesa, possiamo ambire a mantenere un vantaggio competitivo in un settore che vedra’, nei prossimi anni, una forte crescita e competitivita’“.
Con il Polo Nazionale della dimensione Subacquea “abbiamo intrapreso – ha dichiarato a sua volta l’ammiraglio Credendino – un percorso ambizioso e innovativo: in pochi mesi siamo stati in grado di avviare i primi progetti concreti. Ora e’ il momento di investire risorse consistenti e indirizzarle sulle traiettorie tecnologiche definite nell’ambito della governance stratigica del PNS. Abbiamo un enorme potenziale di esperienza, know-how e passione italiana: dobbiamo essere tempestivi e concreti nel capitalizzarlo, attraverso gli investimenti“.
Per Carlo Festucci, segretario generale AIAD, “siamo tutti concordi sul fatto che il PNS sia un Polo strategico ma per essere realmente competitivo deve poter esprimere al massimo le sue capacita’ gestionali e tecnologiche. Servono dunque finanziamenti puntuali, investimenti economici e bandi di gara coerenti per tecnologie di avanguardia. Riteniamo inoltre necessario che la massa di dati che arrivano dai sensori e dai cavi sottomarini possano confluire in una centrale di raccolta informazioni che funga da centro di analisi e di controllo di tutto quello che succede nel Mediterraneo, utile per tutta l’Europa”.
“Del fatto che un approccio duale nella difesa diventera’ sempre piu’ centrale e sara’ parte integrante di tutte le tecnologie che si basano sulla transizione digitale” ha parlato l’amministratore delegato di Fincantieri. “E’ importante trasmettere all’opinione pubblica che quanto viene realizzato ha ricadute sul Paese anche sul piano civile. Inoltre, per quanto riguarda l’export, il mercato e’ vastissimo – ha detto ancora Folgiero – e si andranno a creare degli spazi nella subacquea che ancora non sono presidiati dal punto di vista industriale“.
“Le tecnologie digitali avanzate che si stanno rapidamente diffondendo nel mondo della sicurezza rappresentano – ha detto poi Lorenzo Mariani – uno strumento unico per affrontare le sfide e i potenziali rischi dell’ambiente subacqueo, la cui crescente importanza ha implicazioni in contesti militari, economici e ambientali. Leonardo con le sue competenze multi-domino – ha aggiunto il condirettore generale – puo’ contribuire a generare, in stretto rapporto con le istituzioni governative, benefici importanti sia nel campo civile che della difesa e sicurezza. Il tutto coinvolgendo le PMI e ampliando il bacino di competenze STEM necessarie alla creazione di un ecosistema nazionale sempre più competitivo“.
“Il PNS – ha aggiunto infine l’ad di Difesa Servizi Spa, Andreoli – costituisce “una realtà in cui le sinergie fra imprese e mondo della difesa possono essere potenziate. Rafforzare la capacità per operare in un contesto nuovo e dinamico, come quello subacqueo, è possibile solo attraverso sforzi congiunti, una dimensione in cui le risorse pubbliche e private possano trovare un punto di incontro“.
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