Nell’ambito della cooperazione bilaterale con il Perù, è in corso a Roma una visita di alto livello di una delegazione peruviana, guidata dal Presidente della Corte Superiore Nazionale di giustizia penale Octavio César Sahuanay Calsin e dal Presidente della Corte Nazionale specializzata contro la criminalità organizzata Jorge Wayner Chàvez Cotrina.
La visita, che si inserisce in un ampio ventaglio di iniziative che il Dipartimento ha in atto con l’Istituto Italo Latino Americano (IILA) nell’area del centro e del sudamerica, ha visto nella giornata odierna, un incontro tecnico, organizzato dal Servizio relazioni internazionali dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di polizia, presieduto dal Prefetto Vardè, alla presenza delle articolazioni maggiormente coinvolte nel contrasto alla criminalità organizzata.
Alla riunione hanno preso parte anche il Consigliere Giovanni Tartaglia Polcini, coordinatore scientifico dei Progetti di Giustizia e Sicurezza dell’IILA e il dott. Lorenzo Tordelli responsabile del servizio di cooperazione europea.
L’incontro, organizzato con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione giudiziaria e di polizia tra i due Paesi ed approfondire l’esperienza italiana nel contrasto alla criminalità organizzata, ha messo in risalto l’importanza dell’azione della diplomazia giuridica e di sicurezza nel Perù.
La riunione, svoltasi in un clima di proficua e serena collaborazione, ha consentito di far stato delle ottime relazioni tra i rispettivi Paesi, ed ha fornito una grande opportunità di confronto sulle principali tematiche di interesse per quel Paese, in special modo l’importanza della cooperazione tra i due Stati nel contrasto al narcotraffico, il contrasto alla tratta di esseri umani, la necessità di sviluppare efficaci sistemi di indagine sorretti da un solido background normativo e la necessità di un sistema giudiziario certo ed efficace.
Molti i settori di comune interesse in ordine ai quali è stata ribadita la disponibilità delle Forze di polizia italiane a fornire supporto in termini di formazione e capacity building, ritenendo tale cooperazione prodromica e funzionale all’avvio di una più strutturata ed efficace collaborazione sul fronte operativo e di scambio info-investigativo.
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