Terremotati di Ischia, “figli di un terremoto minore”, il messaggio della Iaccarino a Conte e Di Maio

   

Così Annalisa Iaccarino del  Comitato “Risorgeremo Nuovamente”, in un comunicato stampa, ha voluto indirizzare un messaggio al Presidente del  Consiglio Giuseppe Conte e al vice presidente Luigi Di Maio: “Hanno avallato le richieste di chi antepone gli interessi materiali ed economici al rispetto delle persone, richieste inaccettabili e strumentali che riportano ad errori ed orrori che ricordano i peggiori anni della  prima repubblica.
Eppure venendo nell’isola hanno avuto modo di toccare con mano le assurdità perpetrate ad Ischia, gli abusi (non edilizi) ma di potere; hanno gridato scusa in nome del vecchio governo; hanno assicurato che non avrebbero considerato Ischia e i suoi cittadini come figli di un terremoto minore.

Così facendo il governo sta dimostrando di avere a cuore la vuota propaganda politica, non confermando un provvedimento legislativo (il decreto 189 del 17 ottobre 2016), soltanto perché realizzato dal precedente governo per il centro Italia, e di avallare richieste locali che appaiono assurde agli occhi di tutti.
Le disposizioni contenute nel decreto legge governativo, infatti, impediranno qualsivoglia attività di recupero e/o ricostruzione degli immobili crollati o danneggiati; del pari nessuna attività commerciale potrà mai essere riavviata e nessun disoccupato potrà mai riprendere a lavorare.
Il decreto disattende in tutto e per tutto le promesse di parificazione dei cittadini isolani ai cittadini del centro Italia che hanno subito la sventura del terremoto in quanto, da un lato, non concede al commissario straordinario poteri effettivi e di azioni in deroga, dall’altro chiede ai Comuni quello che non è stato possibile fare e non è stato per decenni in tema di esame delle istanze di sanatoria, dando spazio a favoritismi locali gestiti peraltro da amministrazioni che hanno dato prova di non saper curare gli interessi del territorio e le sofferenze degli sfollati e delle imprese locali di cui oggi viene certificata la morte civile se si consideri che neppure vengono annullate le contribuzioni fiscali.
Si giustificheranno magari, presidente e vice presidente, affermando che le volontà amministrative andavano in questa direzione, aggiungendo di aver semplicemente modificato mezzo articolo perché incostituzionale.
Ma certo dimenticheranno di dire la popolazione, i terremotati hanno chiesto il loro aiuto proprio perché “sottomesse e ricattate” !
Eppure davanti alla popolazione e al governatore De Luca avevano promesso di non tradire, come fatto in Senato dalla sottosegretaria all’Economia Laura Castelli, l’articolo 3 della Costituzione!”

 

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