Il 10 ottobre 2024, il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato, per la prima volta, il suo omologo iraniano Masoud Pezeshkian in Turkmenistan, in occasione di un incontro di leader dell’Asia centrale. L’incontro ha consolidato ulteriormente il rapporto strategico tra Mosca e Teheran, che sta cercando di rafforzare le proprie capacità militari di fronte alla minaccia di Israele. Dopo l’attacco missilistico iraniano contro Israele il 1° ottobre, l’Iran si aspetta la rappresaglia di Tel Aviv e, per questo motivo, intende ottenere dalla Russia sistemi avanzati di difesa avanzati come le batterie missilistiche S-400, sistemi di guerra elettronica e aerei da combattimento moderni.
Durante l’incontro, Pezeshkian ha sottolineato che le posizioni di Iran e Russia su molte questioni globali sono “molto vicine”, e ha evidenziato la volontà di entrambi i paesi di sostenersi reciprocamente. Putin ha ribadito l’importanza della cooperazione, affermando che le valutazioni russe sugli eventi internazionali sono spesso “convergenti” con quelle iraniane. I leader hanno discusso anche delle implicazioni strategiche a lungo termine delle loro alleanze, con un possibile accordo di partnership strategica in vista per il prossimo vertice BRICS di ottobre a Kazan, in Russia.
Dal punto di vista militare, Pezeshkian ha manifestato l’intenzione di modernizzare l’arsenale iraniano, con un’attenzione particolare all’aggiornamento della flotta di caccia, ormai obsoleta. Nel 2023, l’Iran ha firmato un accordo per l’acquisizione di caccia russi Sukhoi Su-35, che rappresenterebbero un significativo potenziamento delle capacità difensive iraniane. Questi aerei fornirebbero a Teheran una maggiore capacità di combattimento aereo, colmando alcune lacune nelle sue attuali forze aeree.
L’incontro si inserisce in un contesto geopolitico complesso, con l’Iran che ha sfruttato l’isolamento internazionale della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022 per rafforzare i legami con Mosca. L’Iran è stato accusato, in passato, di fornire alla Russia missili a corto raggio per l’uso nel conflitto ucraino, un’accusa che Teheran ha respinto categoricamente.
In futuro, si prevede un ulteriore consolidamento della cooperazione tra i due paesi sia nel campo della difesa sia in ambiti economici e culturali, come ha affermato Pezeshkian al termine dell’incontro.
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