Bambino precipitato a Roma:  c’era il padre in smart working a casa

Tragedia a Roma: un bambino di dodici anni è morto ieri dopo essere precipitato dal decimo piano di un palazzo in via Igino Giordani, nel quartiere Collatino. Il ragazzo, identificato come Valerio, è stato trovato in condizioni disperate dai soccorsi e trasportato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove purtroppo è deceduto. La Procura ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio per chiarire le circostanze dell’accaduto.

Secondo quanto emerso, nell’appartamento erano presenti il padre, impegnato in smart working, e una babysitter. Gli investigatori stanno ascoltando familiari, amici e insegnanti del ragazzino per comprendere se si sia trattato di un incidente o di un gesto volontario. Il cellulare del bambino è stato sequestrato per analizzare i suoi ultimi contatti e trovare elementi utili all’indagine.

Valerio era un ragazzo sorridente, descritto come gentile e appassionato di calcio. Sui social, la madre aveva spesso condiviso foto di momenti felici trascorsi in famiglia, tra viaggi e quotidianità con il marito e la figlia più piccola.

Un testimone, presente nei pressi del luogo della tragedia, ha raccontato: “Ero appena uscito dalla palestra e ho sentito urla strazianti. Il papà gridava il nome del figlio. Mi sono avvicinato e ho capito subito che era successo qualcosa di terribile. Insieme ad altri abitanti del quartiere, siamo rimasti lì fino all’arrivo dell’ambulanza”.

Il quartiere è sotto shock per l’accaduto, mentre le indagini continuano per fare luce su questa drammatica vicenda.

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Bambino precipitato a Roma: c’era il padre in smart working a casa

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