Ieri l’entrata in vigore del codice della strada e Napoli si aggiudica il primato della prima multa con un autista fermato dalla Polizia municipale mentre guidava con lo smartphone in mano: patente ritirata per un periodo compreso tra 7 e 15 giorni, oltre a una sanzione che va dai 250 ai 1.000 euro. La stretta è particolarmente severa per chi commette la stessa infrazione più volte o in caso di incidenti.
A Viterbo la Polizia ha sorpreso un uomo addormentato in un veicolo fermo con il motore acceso. Svegliatosi di soprassalto, ha provato a fare retromarcia e ha urtato l’auto della Polizia. I due conducenti coinvolti erano in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico superiore al 2%. Le nuove norme sono severe: superando l’1,5%, sono previsti arresto da sei mesi a un anno, ammenda tra 1.500 e 6.000 euro e sospensione della patente da uno a due anni.
A Verona, un altro caso di guida in stato di ebbrezza ha visto protagonista un automobilista con un tasso alcolemico di 1,9, che si è schiantato contro alcune auto in sosta. Oltre alla sospensione della patente e alle sanzioni pecuniarie, il conducente dovrà affrontare l’installazione dell’alcolock, una novità introdotta dal nuovo Codice della strada. Questo dispositivo impedisce l’accensione del veicolo se il guidatore ha superato il limite alcolemico consentito e prevede un regime di alcol-zero per almeno tre anni.
I monopattini sono stati i mezzi più colpiti nel primo giorno delle nuove norme. A Firenze, sei utenti sono stati multati per la mancanza del casco: tre in centro storico e tre fuori dalla Ztl. Anche a Verona e Mestre le multe si sono concentrate sui monopattinisti: a Verona tre persone sono state sanzionate per guida con il cellulare, mentre otto circolavano senza casco; a Mestre e Bari, sono stati fermati altri tre utenti per la stessa infrazione. Per ora, le violazioni riguardano soprattutto la mancanza di protezioni, ma con l’entrata in vigore dei decreti attuativi, sarà obbligatorio anche circolare con targa e assicurazione.
La nuova stretta sui monopattini ha generato numerose polemiche. Alcuni produttori e distributori, riuniti nell’Alleanza per la mobilità sostenibile, hanno denunciato l’incertezza normativa e il rischio di paralizzare un settore chiave per il decongestionamento del traffico urbano e la riduzione delle emissioni di CO2. Anche il Codacons ha criticato la riforma, definendola una stangata per pochi se non ci saranno più controlli.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha difeso con forza la riforma, sottolineando come l’obiettivo sia salvare vite umane. Ha citato l’esempio di Parigi, dove i monopattini sono stati messi fuori legge, e ha ricordato che lo scorso anno si sono registrati 300 incidenti con 18 morti. Salvini ha anche espresso la volontà di contrastare fenomeni come l’occupazione abusiva dei parcheggi per disabili, definendo i trasgressori “disgraziati” che devono pagare. Il ministro ha paragonato l’introduzione delle nuove norme a quella della cintura di sicurezza e del casco, auspicando che i nuovi divieti si trasformino in buone abitudini.
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