Continua la missione pastorale di Papa Francesco che lo vede impegnato in un Viaggio Apostolico ufficiale nei Paesi Baltici: prima tappa in Lituania, proseguirà in Lettonia per concludersi poi in Estonia, un viaggio che toccherà le tre nazioni che si affacciano sul gelido Mar Baltico.
Nel suo video messaggio alla Chiesa baltica, il Santo Padre ha voluto manifestare tutta la propria vicinanza alle Chiese perseguitate dal Comunismo durante l’Unione Sovietica oltre che ribadire l’importanza attuale e storica dell’ecumenismo.
Nei sui interventi il Pontefice ha spesso fatto riferimento ai fatti che stanno mettendo in crisi la sicurezza e la libertà nel mondo. Durante l’incontro con le autorità e la società civile presso Palazzo presidenziale di Vilnius, non si è infatti sottratto nel presentare il suo punto di vista sullo scenario mondiale: “Dove crescono le voci che seminano divisione e contrapposizione – strumentalizzando molte volte l’insicurezza e i conflitti – o che proclamano che l’unico modo possibile di garantire la sicurezza e la sussistenza di una cultura sta nel cercare di eliminare, cancellare o espellere le altre, voi lituani avete una parola originale vostra da apportare: ospitare le differenze”.
Incontrando il popolo lituano, nella Cattedrale dei Santissimi Pietro e Paolo a Kaunas, il Santo Padre ha ricordato il valore della testimonianza e della continua memoria a tutti i consacrati di Lituania. «Guardando voi – ha detto il Santo Padre – vedo dietro di voi tanti martiri. Martiri anonimi, nel senso che neppure sappiamo dove sono stati sepolti. Siete figli di martiri. Questa è la vostra forza. E lo spirito del mondo non venga a dirvi qualche altra cosa diversa da quella che hanno vissuto i vostri antenati. Ricordate i vostri martiri e prendete sempre da loro: non avevano paura”. Bergoglio, rivolgendosi poi ai giovani, ha invocato il servizio al popolo di Dio che non sia “improvvisata” e sempre “coerente”: “È meglio che prendiate un’altra strada piuttosto che vivere nella mediocrità. Siete ancora in tempo, e la porta è aperta. Dobbiamo essere colpiti quando il nostro popolo ha smesso di gemere, ha smesso di cercare l’acqua che estingue la sete. È un momento anche per discernere che cosa stia anestetizzando la voce della nostra gente”.
Il programma di domani prevede la partenza alla volta di Riga, capitale della Lettonia, dove verrà accolto dalle autorità lettoni. Dopo la consueta visita di cortesia al Palazzo Presidenziale e l’incontro con le Autorità civili e il Corpo Diplomatico nel Salone dei ricevimenti, la visita prevede la deposizioni dei fiori e cerimonia al Monumento della Libertà e successivamente proseguirà con una preghiera al Rigas Doms, visita alla Cattedrale Cattolica di San Giacomo. La visita in Lettonia si concluderà con il rientro a Vilnius al termine della Santa Messa celebrata dal Papa nell’area del Santuario della Madre di Dio di Aglona.
Il viaggio nei paesi Balcanici si concluderà Martedì, 25 settembre quando, il Santo Padre, partendo dall’Aeroporto internazionale di Vilnius decollerà alla volta di Tallinn, capitale dell’Estonia.
Anche qui giornata ricca di impegni dove, dopo la consueta visita di cortesia al Presidente nel Palazzo Presidenziale e il successivo incontro con le Autorità civili e Diplomatiche nel Giardino delle Rese del Palazzo Presidenziale, il Papa incontrerà i giovani estoni nella Kaarli Lutheran Church e proseguirà con la visita agli assistiti delle Opere di carità della Chiesa nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.
Il viaggio si concluderà nel tardo pomeriggio (del 25 settembre p.v.) con la partenza dall’Aeroporto internazionale di Tallinn per Roma dopo aver celebrato la Santa Messa in Piazza della Libertà.