Nel contesto internazionale di crescente instabilità, l’Europa si trova ad affrontare sfide sempre più complesse, con un’attenzione particolare alla difesa militare e all’immigrazione irregolare come strumento di guerra ibrida. Durante il vertice in Finlandia, che ha riunito i governi di Italia, Grecia, Svezia e Finlandia, questi temi sono stati al centro delle discussioni, mettendo in evidenza la necessità di un approccio coeso per garantire la sicurezza dell’Unione Europea.
La premier italiana Giorgia Meloni, intervenendo nel dibattito, ha sottolineato come la gestione dell’immigrazione irregolare, spesso strumentalizzata da trafficanti o persino da Stati, rappresenti una delle maggiori minacce alla stabilità europea. In un contesto di crescente pressione geopolitica, Meloni ha ribadito l’importanza di regole più efficaci per i rimpatri e nuove norme sui Paesi sicuri, sebbene queste non saranno disponibili prima di marzo. La premier si è detta comunque ottimista, citando recenti sentenze giudiziarie che riconoscono il diritto dello Stato italiano di definire quali siano i Paesi sicuri, pur con alcuni limiti interpretativi.
PER LA TUA PUBBLICITA’ SCRIVI A: info@prpchannel.com
Parallelamente, il governo italiano si sta preparando a discutere i nodi legati ai centri di accoglienza in Albania, considerati un elemento chiave nella strategia migratoria del Paese. A Palazzo Chigi è previsto per oggi un vertice con i ministri competenti e alti funzionari per fare il punto sulla situazione. Meloni ha rimarcato che, nonostante le difficoltà iniziali, l’Italia si è distinta per aver siglato un accordo innovativo con un Paese extra UE, dimostrando la volontà di pensare fuori dagli schemi.
Sul fronte della difesa, il vertice ha messo in luce la necessità di un cambio di passo anche finanziario da parte dell’Unione Europea, per garantire un’autonomia militare credibile. Le indiscrezioni secondo cui l’amministrazione Trump potrebbe richiedere ai membri della NATO di aumentare i contributi al 5% del PIL sono state definite dalla premier italiana come “rumors”, suggerendo di attendere per comprendere meglio le intenzioni del presidente eletto. Tuttavia, Meloni ha ribadito che la NATO rimane un pilastro imprescindibile della sicurezza nazionale italiana. Le sue dichiarazioni hanno incluso critiche mai così nette nei confronti del Cremlino, evidenziando che la minaccia russa va ben oltre il campo di battaglia ucraino, estendendosi all’influenza sulla democrazia, alla manipolazione dell’opinione pubblica, all’immigrazione e alla competizione per materiali rari. Anche il premier finlandese Petteri Orpo ha definito la Russia una minaccia permanente, condividendo la linea dura adottata dall’Italia.
Subscribe to our newsletter!