L’Italia potrebbe collaborare con SpaceX, la società statunitense guidata da Elon Musk, per l’utilizzo del sistema di comunicazioni satellitari Starlink, senza entrare in conflitto con la partecipazione al progetto Iris², la costellazione satellitare per l’internet ad alta velocità promossa dall’Unione Europea. Lo ha chiarito un portavoce della Commissione Europea, rispondendo all’ANSA riguardo alla compatibilità tra i due progetti.
La Commissione ha ribadito che l’Italia, come tutti gli Stati membri dell’UE, ha il pieno diritto di prendere decisioni autonome in materia di collaborazione con partner internazionali, purché tali scelte rispettino il quadro normativo comunitario. Il portavoce ha spiegato:
“Un regolamento dell’UE istituisce il sistema Iris² ed è quindi applicabile in tutta l’UE. L’Italia, in quanto Stato sovrano, ha il pieno potere discrezionale di procedere con decisioni e azioni sovrane.”
In altre parole, la partecipazione al progetto Iris² non impedisce agli Stati membri di stringere accordi con attori privati come SpaceX, a patto che tali accordi non ostacolino gli obiettivi dell’Unione Europea in materia di sovranità tecnologica e sicurezza delle infrastrutture digitali.
Il progetto Iris²
Iris² (Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite) è un’iniziativa strategica dell’Unione Europea finalizzata a creare una costellazione satellitare in grado di fornire connessioni internet sicure e ad alta velocità. Lanciato nel novembre 2022, il progetto mira a garantire l’autonomia europea nel campo delle comunicazioni satellitari, riducendo la dipendenza da tecnologie e infrastrutture non europee.
Il sistema sarà però operativo entro il 2030 con 292 satelliti e fornirà servizi di comunicazione sia per scopi civili che militari, contribuendo a rafforzare la sicurezza e la resilienza delle reti europee. Con un budget stimato di 6 miliardi di euro, Iris² coinvolge aziende europee del settore aerospaziale e delle telecomunicazioni, posizionandosi come un pilastro della sovranità tecnologica dell’UE.
Starlink: un’opzione per il rafforzamento della connettività
Starlink, il sistema di satelliti in orbita bassa sviluppato da SpaceX, è attualmente uno dei principali fornitori di connessioni internet via satellite nel mondo. Con una rete di oltre 6.000 satelliti già operativi e una copertura globale, Starlink offre un servizio veloce e stabile, particolarmente utile in aree remote o difficili da raggiungere con le infrastrutture terrestri tradizionali.
L’eventuale utilizzo di Starlink (per usi civili) in Italia potrebbe rappresentare una soluzione immediata per colmare il divario digitale in alcune regioni del Paese, accelerando l’accesso a internet in zone rurali o montane. Tuttavia, tale scelta solleva interrogativi sulla compatibilità con gli obiettivi di autonomia strategica dell’UE e sul rischio di dipendenza da tecnologie non europee. In ballo c’è anche la nuova rete per scopi militari e governativi, denominata Shieldstar. Una rete che garantisce comunicazioni sicure e veloci in teatri operativi lontani dalla madrepatria: luoghi come il Mediterraneo e Sahel dove il nostro Paese ha già attive operazioni militari.
Sinergie e sfide future
L’Italia, come altri Paesi europei, si trova in una posizione delicata. Da un lato, la possibilità di sfruttare l’efficienza e la capacità tecnologica di SpaceX che potrebbe rappresentare un’opportunità per migliorare rapidamente l’accesso a un internet sicuro e resiliente. Dall’altro la necessità acchè ogni accordo sia in linea con le priorità europee di sicurezza, sovranità e protezione dei dati.
Il portavoce della Commissione Europea ha sottolineato che la partecipazione a Iris² non è pertanto in contrasto con collaborazioni bilaterali con attori esterni, purché queste ultime non compromettano gli obiettivi strategici dell’UE. Questa apertura lascia spazio a un possibile equilibrio tra la cooperazione con SpaceX e il rafforzamento del progetto Iris².
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