Attacco hacker a siti istituzionali italiani durante la visita di Zelensky a Roma

Gli hacker filorussi del collettivo “NoName057(16)” hanno nuovamente colpito l’Italia, questa volta prendendo di mira una serie di siti istituzionali e aziendali, tra cui quelli dei ministeri degli Esteri e delle Infrastrutture, della Consob, dei Carabinieri, della Marina e dell’Aeronautica. Sono stati attaccati anche i portali di aziende di trasporto pubblico municipale come Atac di Roma, Amat di Palermo e Amt di Genova. L’attacco, avvenuto l’indomani della visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Roma, ha causato rallentamenti temporanei negli accessi e nei servizi online.

Il gruppo hacker ha rivendicato l’operazione su Telegram, associandola al sostegno dichiarato dall’Italia all’Ucraina. “La premier italiana Giorgia Meloni ha confermato il continuo e completo sostegno all’Ucraina durante un incontro con Volodymyr Zelensky. Secondo Meloni, l’Italia aiuterà l’Ucraina a difendere i propri interessi e a raggiungere una pace giusta e duratura. L’Italia dovrebbe iniziare ad aiutare se stessa, e prima di tutto la sua sicurezza informatica”, hanno scritto.

NoName057(16)” si era già dichiarato responsabile di numerosi attacchi in passato, prendendo di mira siti istituzionali di Ucraina, Stati Uniti ed Europa. Il gruppo è noto per l’utilizzo di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), una tattica che consiste nell’inondare i siti con richieste di accesso fino a renderli inaccessibili.

Dal marzo 2022, quando il collettivo si è fatto conoscere per la prima volta, ha rivendicato attacchi significativi in Italia. Tra questi, a dicembre 2022, il sito del Ministero della Difesa e, successivamente, nel marzo 2023, i siti del governo, della Camera, dei ministeri di Difesa, Esteri e Trasporti, nonché i portali di Atac, Atm e l’aeroporto di Bologna. Più di recente, il 7 maggio 2023, erano stati colpiti il sito personale della premier Giorgia Meloni, i portali del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero delle Infrastrutture e un sottodominio della Guardia di Finanza dedicato ai concorsi.

L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) è intervenuta prontamente per supportare le operazioni di ripristino dei siti istituzionali colpiti. Tutti i portali attaccati sono stati riportati online grazie alle attività coordinate dall’ACN. L’attacco mette in luce la crescente vulnerabilità dei sistemi informatici istituzionali in un contesto di tensioni geopolitiche sempre più accentuate.

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