I colloqui a Doha tra Israele e Hamas per raggiungere un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, sembrano essere giunti a un punto cruciale. Hamas ha proposto di rimandare a fasi successive la soluzione di questioni ancora irrisolte pur di raggiungere un’intesa. Fonti vicine ai mediatori internazionali – Egitto, Qatar e Stati Uniti – confermano che i negoziati sono al punto più vicino alla conclusione dall’inizio delle trattative, e la decisione finale dipende ora dalla risposta del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Israele ha inviato a Doha una delegazione composta dal capo del Mossad, David Barnea, dal rappresentante dell’IDF per i negoziati sugli ostaggi, Nitzan Alon, e dal consigliere politico di Netanyahu, Ophir Falk. La proposta avanzata da Hamas prevede la possibilità di rinviare il ritiro delle forze israeliane dal Corridoio di Philadelphia, al confine tra Gaza ed Egitto, a una fase successiva.

Nel frattempo, la situazione sul campo resta estremamente tesa. L’IDF ha interrotto la tregua con un attacco aereo nel sud del Libano contro obiettivi di Hezbollah, che ha causato due morti. Parallelamente, a Gaza City, quattro palestinesi sono stati uccisi e molti altri feriti in raid aerei israeliani. Tra le vittime, otto persone sono morte in un attacco aereo contro una scuola a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, dove, secondo l’esercito israeliano, si trovavano membri di Hamas.

A complicare ulteriormente il quadro, la carenza di pezzi di ricambio e materiali ha costretto le squadre di soccorso di Gaza a sospendere molte operazioni antincendio e di salvataggio. La difesa civile ha annunciato l’impossibilità di mantenere in funzione i veicoli necessari a causa della mancanza di risorse.

Sul fronte diplomatico, gli Stati Uniti hanno inviato il loro inviato speciale Steve Witkoff in Israele per mediare un cessate il fuoco e facilitare i negoziati. Gli USA hanno inoltre garantito il ritiro completo delle truppe israeliane dal Libano meridionale entro il 26 gennaio, come parte di un accordo con il governo libanese e Hezbollah.

Tensioni si registrano anche in Cisgiordania, dove un gruppo di coloni israeliani ha attaccato un villaggio palestinese vicino a Nablus, causando ulteriori scontri e un ferito tra i residenti.

PER LA TUA PUBBLICITA’ SCRIVI A: info@prpchannel.com