3mila miliardi fra vent’anni, questa la cifra che Goldman Sachs, Morgan Stanley e anche Bank of America prevedono per la Space Economy. Meryl Lynch e l’agenzia spaziale per l’organizzazione delle Nazioni Unite sono le più fiduciose e vanno oltre le previsioni. Fra i 500 imprenditori più ricchi al mondo ben 16, da Elon Musk a Jeff Bezos, investono nel settore, ma c’è anche un fiorire di Agenzie spaziali, startup innovative e Pmi molto creative che si danno molto da fare, al riguardo.
La direttrice dell’agenzia spaziale dell’Onu con sede a Vienna, Simonetta Di Pippo, a Brema al convegno mondiale dell’astronautica, Iac20i8 ha confermato le previsioni di circa 3.ooo miliardi entro il 2040. Gli investimenti degli stati nel settore iniziano a diventare interessanti. Gli Stati Uniti con 40 miliardi in media guidano la classifica, seguiti da Cina e Russia.
L’Italia, grazie al forte impulso dato recentemente dall’Agenzia spaziale italiana, ha introdotto il concetto di Space economy piazzandosi all’ottavo posto, con 1,5 miliardi di investimenti nel settore.
Sono comunque più di 80 le Agenzie spaziali nel mondo, tra cui figurano anche due in Algeria e Bolivia. Una notevole scossa al mercato dello spazio potrebbe venire dalla decisione del presidente Usa Donald Trump di aprire una nuova Forza Armata, la “Space Force” dedicata allo Spazio. Al riguardo, sono molto entusiaste della decisione di Trump Boeing o Lockheed Martin, che hanno visto il loro monopolio nel settore diminuire sensibilmente a causa degli investitori privati.
Elon Musk, ad esempio è molto attivo con SpaceX. Il mercato, infatti, sarà appannaggio dei privati per il 75% e il numero di satelliti in orbita potrà salire dagli attuali 1500 a circa a 2000.
Tra le aziende italiane si evidenzia la D-Orbit che sta lavorando a un innovativo modulo, un vero e proprio dispenser che mette in orbita vari satelliti “mini”, poco più grandi di una scatola, con un solo lancio. La rivoluzione è totale per i prezzi dei singoli satelliti e i costi del loro lancio. Con un solo lancio potranno essere lanciati sciami di satelliti mini.
L’Italia poi è all’avanguardia con Avio e i suoi progetti per nuove versioni del riuscitissimo lanciatore Vega, europeo ma costruito in gran parte dall’Italia a Colleferro, in provincia di Roma.
L’Italia con Vega vende soprattutto l’assoluta e riconosciuta affidabilità. E’ intervenuto anche il pilota dell’Aeronautica Militare ed Astronauta Roberto Vittori, “oggi si intende come Space economy una serie importante di attività, che però si fanno dalla Terra per lo spazio, ma la vera accezione riguarda quello che si farà andando nello spazio, sulla Luna o Marte o sugli asteroidi, per estrarre minerali o impiantare industrie manifatturiere, basi di lancio e altro”.
Effettivamente il valore della fascia asteroidale fra Marte e Giove, di metalli e pietre rare, è stimato in quintiliardi di dollari, 30 zeri dopo la prima cifra.