Porta a Porta di Bruno Vespa: boom di ascolti. Ospite Matteo Salvini.
Auditel ha registrato circa 1,7milioni di telespettatori, segnando un nuovo record in relazione alle altre puntate in seconda serata. Milioni, quindi, gli italiani che sono rimasti attaccati alla Tv per seguire l’intervento del ministro dell’Interno e vice premier Matteo Salvini. La curiosità dell’evento era molto alta alla luce della decisione del premier Giuseppe Conte di accogliere, in quota parte, 15 migranti provenienti dalle due navi Ong Sea Watch e Sea Eye.
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Una decisione che Matteo Salvini non ha digerito fino all’incontro “ad alta tensione” notturno presso Palazzo Chigi con Conte e Di Maio. La soluzione è stata quella di affidare i 15 migranti alla Chiesa Valdese, resasi da subito disponibile ad accollarsi l’onere, anche quello finanziario. Le voci di una probabile crisi di governo si sono susseguite per tutta la giornata di ieri. La smentita, in diretta, di Salvini, tuttavia non ha convinto Bruno Vespa che ha subito glissato l’argomento andando avanti.
Una soluzione che accontenta tutti a “metà” e allenta la tensione nella maggioranza del Governo giallo verde. Matteo Salvini su Porta a Porta chiede rispetto ed evidenzia che le decisioni devono essere condivise prima, specialmente per quanto riguarda l’immigrazione, essendo una problematica di competenza “principale” del Ministro dell’Interno.
Su Giuseppe Conte, Matteo Salvini ha parlato di “misunderstanding” e riconosciuto, tuttavia, l’esigenza del premier di non dover scontentare nessuno e di trovare, quindi, una soluzione intermedia.
Dall’intervista è emerso che l’unico interesse del ministro dell’Interno Matteo Salvini è quello di interrompere il traffico di esseri umani che gli scafisti favoriscono con la loro attività illegale. Ha quindi mostrato alcuni cartelli con i numeri degli ingressi in forte calo, rispetto al 2017, passando da circa 120mila a 24mila nel 2018.
Di fronte alla minaccia “terroristica” emersa nei giorni scorsi dagli arresti fatti dai Ros in Sicilia, Salvini ha detto che si fida ciecamente dei nostri servizi di sicurezza ed intelligence: ”abbiamo il miglior antiterrorismo al mondo”. Conclude il ministro: “che Dio ci aiuti”.