Federica Mogherini, l’alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, nel suo recente incontro a Bruxelles con il nuovo team negoziale di Pristina, ha avanzato tre richieste – l’abolizione dell’aumento del 100% della tassazione doganale sull’import dalla Serbia, la conclusione del dialogo con Belgrado entro la prima metà di quest’anno e un accordo finale sul Kosovo che contenga i valori europei e non preveda divisioni su base etnica.
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La notizia è stata data da Spend Ahmeti, sindaco di Pristina che presiede il nuovo team negoziale insieme al vicepremier Fatmir Limaj. Sui dazi doganali contro Belgrado, Ahmeti – citato oggi dai media serbi – ha dichiarato che non vi sono le condizioni per una loro abolizione.
Riferendosi poi ai tempi di conclusione del dialogo ha commentato che la cosa più importante non è tanto porre un limite temporale quanto che lo si faccia nel modo migliore. “Noi riteniamo che al Kosovo serva il prima possibile un accordo che nel modo migliore risolva tutte le questioni aperte con la Serbia”, ha detto Ahmeti, che sul terzo punto ha detto di concordare con la Mogherini.
Ahmeti ha poi evidenziato l’importanza che l’accordo con Belgrado deve contenere i valori europei, “senza divisioni per linee etniche o autonomie territoriali su basi etniche”.
Federica Mogherini ha incontrato l’8 gennaio scorso a Bruxelles la nuova delegazione designata a metà dicembre dal parlamento kosovaro a proseguire il dialogo con Belgrado. Dialogo che è stato congelato dalla parte serba dopo la decisione di Pristina di aumentare del 100% i dazi doganali sull’import dalla Serbia. A più riprese nei giorni scorsi una portavoce della commissione Ue ha comunque ribadito che il dialogo ad alto livello fra Belgrado e Pristina, facilitato dall’Unione europea, dovrà proseguire a livello dei due presidenti, il serbo Aleksandar Vucic e il kosovaro Hashim Thaci.