Circa 300 sono i contractor legati all’intelligence militare russa (GRU) che avrebbero sostenuto il Generale Haftar nelle sue recenti azioni a sud della Libia. La notizia è apparsa su The Telegraph. Il sostegno russo sarebbe avvenuto tramite la compagnia privata, nota come Wagner Group che avrebbe fornito all’esercito libico artiglieria, carri armati, droni e munizioni. I contractor sono “quasi intercambiabili con il GRU”. Agenti del GRU sono stati accusati dal governo inglese di aver avvelenato con un aggressivo nervino Sergei e Yulia Skripal a Salisbury.
Secondo una fonte anonima i russi “stanno cercando di proteggere i porti di Tobruk e Derna a favore della flotta russa per controllare il flusso di petrolio verso l’Europa meridionale”.
Il gruppo Wagner è legato a Yevgeny Prigozhin, un magnate della ristorazione noto come “Putin’s chef”, la cui attività è sotto le sanzioni del Tesoro Usa dopo che la sua azienda di troll online, secondo indagini americane, avrebbe interferito nelle elezioni presidenziali americane del 2016. In precedenza il gruppo Wagner ha combattuto al fianco degli alleati del Cremlino nell’Ucraina orientale e in Siria.
Prigozhin è stato ripreso in un video con Haftar e il ministro della Difesa russo durante i colloqui di novembre scorso. Come prova dei legami con il paese nordafricano ci sono i dati radar di tracciamento dei voli che mostrano un jet privato collegato a Prigozhin visto più volte sul radar nello spazio aereo libico, anche a fine gennaio scorso.
Tra le notizie di dispiegamento di Wagner in Libia, il periodico russo Novaya Gazeta ha pubblicato i filmati (dalla Libia) di Yevgeny Prigozhin durante i citati colloqui ufficiali tra il ministro della Difesa Shoigu e il generale libico Khalifa Haftar.
Anche Yevgeny Shabayev, un attivista cosacco, ha riferito che ufficiali della sicurezza libica gli avevano riferito che i contractor di Wagner operavano in Libia. Sarebbero anche coinvolti nel contrabbando di droga e persone.
Il gruppo privato di contractor, secondo Reuters , è impiegato anche in Venezuela come protezione del presidente Nicolas Maduro.
La notizia del coinvolgimento di Wagner in Libia corrisponde alle ambizioni russe di aumentare l’influenza in Africa, attraverso le armi, accordi energetici e supporto militare e politico.
Yevgeny Prigozhin è a capo delle operazioni oscure che hanno favorito gli interessi commerciali e politici russi. I suoi mercenari hanno lavorato anche nella Repubblica Centrafricana dilaniata dalla guerra e in Sudan, hanno riferito a The Telegraph due contractor militari russi.
Inoltre, The Telegraph ha scoperto prove che gli appaltatori militari russi erano in Madagascar e che Prigozhin aveva inviato consulenti politici per aiutare ad eleggere Emmerson Mnangagwa presidente dello Zimbabwe lo scorso agosto.
Il sig. Mnangagwa ha inviato emissari a Mosca nei mesi precedenti e successivi al voto e si è recato a incontrare Vladimir Putin a gennaio, siglando un accordo per la gestione di depositi di platino con una ditta gestita dal figlio di un alto funzionario russo.
Anche politici dell’opposizione del Presidente dello Zimbabwe avevano affermato, in più occasioni, che la Russia avrebbe interferito nelle elezioni.
In una registrazione ascoltata da The Telegraph, un geologo collegato a Prigozhin ha detto che i consulenti politici russi si sono “schierati” in Zimbabwe durante le elezioni. Il Telegraph ha confermato che l’uomo era un geologo che negli ultimi anni aveva lavorato nello Zimbabwe, nella Repubblica Centrafricana, in Madagascar e in molti altri paesi africani.
Il geologo ha legato la presenza dei consulenti russi all’attività di estrazione di minerali nello Zimbabwe.
Il geologo collegato a Prigozhin ha anche detto che “gli appaltatori militari stanno proteggendo le nostre miniere di diamanti e oro” nella Repubblica Centrafricana. Una società controllata da Prigozhin è stata coinvolta nelle joint venture minerarie tra Russia e Repubblica Centrafricana e ha anche finanziato iniziative di soft-power come una stazione radio e un concorso di bellezza.
Un’inchiesta di gennaio ha legato l’imboscata e l’omicidio di tre giornalisti russi che parlavano e riportavano sui media del Gruppo Wagner in Africa.
Si crede inoltre che i combattenti di Wagner abbiano aiutato il dittatore Omar Bashir a reprimere brutalmente le proteste dell’opposizione in Sudan. Uomini bianchi in camion militari di fabbricazione russa sono stati fotografati vicino alle manifestazioni. Mosca in seguito ammise che gli istruttori militari russi di entrambe le “strutture private e statali” operavano in Sudan.
Ruslan Leviev del Conflict Intelligence Team, che segua l’attività militare russa attraverso informazioni open source, ha detto che i mercenari, i consulenti e le compagnie minerarie di Prigozhin in Africa sono tutti strumenti “attivi” della politica estera del Cremlino. I registri di volo che collocano il jet privato collegato a Prigozhin in Sudan, Kenya e Ciad indicano che potrebbe essere attivo anche in questi luoghi.
Oleg Krinitsyn, capo del gruppo RSB, una società di sicurezza con sede a Mosca che ha demolito una fabbrica di cemento in Libia nel 2016, ha detto che gli appaltatori militari russi non possono lavorare in Africa senza il supporto delle autorità russe.
Il gruppo RSB ha lavorato in paesi come il Madagascar, la Somalia, il Mozambico e il Sud Africa e ha ricevuto offerte per lavorare in Sudan.
La cittadinanza russa ora è “come una password” per lavorare in tutto il continente, ha detto Krinitsyn.