Il capo di Stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli è intervenuto nel corso di un’audizione alla Camera davanti alla commissione Difesa nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sullo stato del reclutamento nelle carriere iniziali delle Forze armate: “A partire dal 2016 si è registrato un trend negativo negli arruolamenti di personale volontario che non ha consentito di centrare pienamente gli obiettivi di reclutamento. Un trend che è apparso in graduale peggioramento, e che desta preoccupazioni in termini quantitativi – per il raggiungimento del numero degli arruolamenti pianificati – e qualitativi, per il rischio di non poter disporre di un congruo bacino di candidati per operare un’adeguata selezione del personale“.
Per ovviare al calo degli arruolamenti nelle Forze armate, ha precisato Vecciarelli “è stata interessata la Direzione generale per il personale militare per perseguire una maggiore semplificazione dei bandi di concorso, al fine di incontrare le esigenze di tutte le classi sociali dei potenziali partecipanti al concorso. Tra le iniziative adottate, annovero primariamente l’obiettivo di ridurre i titoli di merito valutabili non essenziali ai fini della professionalità richiesta, per non penalizzare i candidati che non hanno frequentato specifici corsi formativi, talvolta molto onerosi“.