Secondo quanto riportato dal rapporto dell’Onu sulla lotta alla corruzione in Italia “è una pagella che promuove l’Italia in un settore delicato e quando viene riconosciuto un miglioramento bisogna esserne fieri“.
Sono queste le parole pronunciate dal ministro degli Esteri Enzo #Moavero Milanesi alla Farnesina, alla presentazione del secondo rapporto sull’Italia, adottato nel quadro del secondo ciclo di valutazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione (UNCAC).
Moavero, commentando al fianco del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e del presidente dell’ANAC Raffaele Cantone ha dichiarato “In Italia certamente la corruzione c’è, ma siamo in grado di reagire e questo rapporto ce lo riconosce, in un settore in cui spesso si ritiene che gli italiani siano fallaci“.
Il ministro ha inoltre ricordato che la convenzione Onu “ha cambiato la prospettiva da cui si guarda alla corruzione, che è vista come una piaga transnazionale. E mina gli elementi di stabilità e sicurezza della società, mette in dubbio i valori democratici ed etici, ostacola lo stato di diritto e lo sviluppo sostenibile di un paese. Per questo è importantissimo avere un’attenzione a livello internazionale su questo fenomeno, grazie ad un controllo tra eguali che permetta di identificare gli esempi migliori e peggiori e intraprendere un percorso virtuoso“.
Moavero, nel suo intervento, ha evidenziato l’importanza e la capacità di prevenzione per far crescere nel cittadino la “cultura della legalità che permette al cittadino di avere fiducia nelle istituzioni. “Il dovere dello Stato – ha poi aggiunto il ministro –è di coltivare ogni tipo di iniziativa che possa consentire di prevenire, reprimere ed eradicare il fenomeno corruttivo“.