Si è svolto oggi presso l’Auditorium “Andreatta” del Centro Alti Studi per la Difesa il convegno “Caserme Verdi – per un Esercito all’avanguardia in un Paese moderno”, evento tecnico-informativo promosso dallo Stato Maggiore dell’Esercito, con il sostegno del Capo di Stato Maggiore della Difesa e il pieno supporto del Ministro della Difesa, per illustrare, come già esposto durante l’audizione presso le Commissioni Difesa di Camera e Senato, lo studio e i progetti di realizzazione di Grandi infrastrutture moderne su tutto il territorio nazionale.
Gli interventi iniziali del Ministro della Difesa la Dott.ssa Elisabetta Trenta e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, hanno anticipato le relazioni di esperti e tecnici di settore provenienti sia dal mondo accademico che dalle istituzioni tra cui il Direttore della Direzione dei Lavori e del Demanio, il Generale di Divisione Massimo Scala e il Dott. Antonio Caponetto Direttore dell’Agenzia di Coesione Territoriale, moderati dal Dott. Marco Ludovico, giornalista de ”IlSole24Ore”, con la regia del Generale di Divisione Vasco Angelotti, Capo Dipartimento Infrastrutture dell’Esercito e con la presenza dei Sottosegretari di Stato alla Difesa.
Il Ministro della Difesa, Dott.ssa Elisabetta Trenta ha espresso il proprio apprezzamento per un progetto che rispecchia in pieno le linee d’indirizzo dei Vertici del suo Dicastero: “Oggi il nostro obiettivo fondamentale è quello di dare centralità al personale della Difesa, di garantire le legittime aspettative dei nostri uomini e delle nostre donne, militari e civili, su temi che riguardano la loro vita quotidiana. E’ questo uno dei punti qualificanti del Contratto di Governo che abbiamo voluto menzionare espressamente per migliorare e rendere più efficiente il settore della Difesa”.
Nel proprio intervento, il Generale Farina ha voluto sottolineare come la situazione del parco infrastrutturale dell’Esercito impone l’adozione di misure straordinarie nel cui ambito il progetto “Caserme Verdi” costituisce un obiettivo strategico irrinunciabile. Le caserme designate per ricevere importanti e innovativi interventi di riqualificazione sono situate in prossimità di aree addestrative tali da minimizzare di costi per l’addestramento, e garantiranno a tutto il personale della base ambienti di lavoro più sicuri; inoltre consentiranno di accelerare la razionalizzazione del parco infrastrutturale dell’Esercito, con la conseguente riduzione delle caserme attive, e di aumentare l’integrazione sociale attraverso l’apertura delle aree dedicate ad asili, impianti sportivi e spazi per il tempo libero alla popolazione civile residente nelle zone contermini.
Il Capo di Stato Maggiore ha poi concluso: “questo non è un sogno, ma un’opportunità già pronta e viva che deriva dalla criticità dello stato in cui versano le infrastrutture, purtroppo una condizione assai diffusa, più volte richiamata anche da parte dei miei predecessori e che impatta direttamente sul benessere dei nostri uomini e donne.”
L’Esercito ha tra le priorità l’ammodernamento del proprio parco infrastrutturale attraverso la realizzazione di basi militari di nuova generazione, che risultino efficienti, funzionali, pienamente rispondenti alle normative vigenti e ispirate a nuovi standard e secondo criteri costruttivi innovativi e antisismici di modularità, rapidità costruttiva, basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione. E’ un piano che ha già preso il via e avrà un respiro ventennale.
Sono state individuate, al momento, 26 caserme dislocate su tutto il territorio nazionale, con particolare potenziamento delle basi ubicate nel meridione del Paese, su cui replicare il progetto standardizzato di una grande infrastruttura “Caserma Verde”, che prevedrà cinque diverse aree funzionali: area comando, addestrativa, logistica, sportiva ricreativa, alloggiativa.
Alla fine dei lavori della conferenza, tutti i relatori hanno convenuto sull’efficacia e lungimiranza di “Caserme Verdi”, sottolineando ognuno nei propri interventi come il progetto, partendo da inderogabili necessità di sicurezza e benessere del personale – inteso sia come persona sia come soldato che rappresenta un’importante risorsa operativa da addestrare e rendere efficiente – nei luoghi di lavoro e in sinergia con le altre Istituzioni, sia stato sviluppato su direttrici quali rispetto dell’ambiente, bassi consumi energetici, e basso impatto finanziario con indiscutibili ricadute sul tessuto economico e sociale delle aree interessate prossime alle caserme.