(di Massimiliano D’Elia) Politici ed esponenti del Sindacato Italiani dei Militari Guardia di Finanza – Sim Gdf – si sono incontrati a Firenze per partecipare alla Tavola Rotonda su ‘L’importanza della sindacalizzazione delle forze di polizia ad ordinamento militare: benefici per il lavoratore e la collettività‘.
Sul tavolo la proposta di legge che vuole normare l’attività sindacale del personale delle forze armate e dei corpi di polizia a ordinamento militare ora in commissione Difesa della Camera. La prima firmataria della legge Emanuela #Corda (M5s), e Giovanni Luca #Aresta (M5s), hanno lottato in Aula per far tornare la proposta in Commissione e audire tutte le associazioni sindacali militari costituitesi nel frattempo.
Ansa ha battuto una lunga agenzia con gli interventi dei presenti.
Emanuela #Corda: “Il sindacato ha un’importanza fondamentale per la societa’, ma solo se assolve davvero al suo ruolo. Ci siamo presi del tempo per migliorare la proposta di legge, non abbiamo intenzione di affossarla. Vi garantisco che il progetto andra’ avanti: ci impegneremo per approvarla il prima possibile“.
Piu’ dubbioso Salvatore #Deidda (Fdi) secondo il quale questa proposta “mette a rischio” alcune prerogative delle Forze Armate, anche se pure lui non nasconde l’esigenza di un sindacato militare.
Il senatore Manuel #Vescovi (Lega), a chi richiama l’urgenza di fare una legge che garantisca gli stessi diritti costituzionali che hanno i cittadini anche ai militari, e’ convinto, “e questo governo lo ha dimostrato – ha spiegato -, che se una legge si vuole si fa alla svelta“.
Una proposta, quella ora in Commissione Difesa alla Camera che secondo il deputato del Pd Alberto #Pagani, rischia di definire “poco piu’ di un modello organizzativo”, mentre serve “piu’ democrazia e piu’ efficienza”.
In questo senso anche Angela Anna Bruna #Piarulli (M5s), prima direttrice nel sistema carcerario, che ricordando la sua esperienza con i sindacati della polizia penitenziaria si e’ detta sicura che “la continuita’ dell’attivita’ amministrativa o investigativa non possa essere inficiata dall’attivita’ sindacale“.
Nel corso della tavola rotonda, gli interventi degli esponenti della Guardia di Finanza – erano presenti anche rappresentanti delle altre forze armate (presente il presidente del Sim aeronautica, Sinibaldo Buono), #polizia e #carabinieri), hanno tuttavia evidenziato alcune criticita’ della proposta di legge, relative in particolare all’articolo 5 che introduce delle limitazioni alle prerogative sindacali.
Il tutto parte da quella che e’ stata quasi una “provocazione” dell’avvocato Giorgio #Carta: “qualcuno mi spieghi che differenza c’e’ tra un poliziotto e un finanziere, o un carabiniere“.
Si tratta, ha spiegato Massimiliano #Zetti segretario generale aggiunto Sim (sindacato italiano militare) Carabinieri, “di ordinamento, addestramento, operazioni, e impiego del personale, il problema e’ che sono cinque branche che comprendono tutta la vita delle forze armate. Quando entrera’ in vigore la legge io non potro’ parlare di certe cose, mentre il sindacalista della polizia, puo’ farlo e io che faccio il suo stesso lavoro nell’ordine pubblico non ne posso parlare perche’ la legge me lo vieta“.
Per questo Andrea #Leccese, presidente Sim guardia di finanza ha chiesto alla politica “di prendersi piu’ tempo, di riflettere meglio. E’ necessario un dibattito pubblico e una maggiore attenzione per questa svolta epocale che ha conseguenze su di noi, ma anche sulla societa’ all’esterno“. Infine il segretario generale del Sim Gdf, Cleto Iafrate, ha detto che “i Paesi del nord Europa hanno da anni i sindacati e un presidente di Corte di cassazione olandese mai si sognerebbe di scrivere un libro dal titolo ‘La Repubblica delle stragi impunite’ per carenza dei presupposti. Attenzione onorevoli perche’ stiamo parlando dell’obbedienza della polizia giudiziaria all’ordinamento militare“.
In considerazione della presenza del presidente del Sim AM, Sinibaldo Buono, lo abbiamo voluto sentire al telefono per un commento, a margine della Tavola Rotonda di Firenze: “Metterci la faccia non è sempre semplice e l’on. Corda (M5S), #Aresta (M5S) e #Deidda(FdI) oggi lo hanno fatto, aprendo le menti di molti di noi sindacalisti. Poiché ogni medaglia ha una seconda faccia, resta un forte punto interrogativo sulla posizione di Forza Italia (Paolo #Russo da un lato a difendere i nostri emendamenti e Maria #Tripodi dall’altro a osteggiarli, con un messaggio giunto durante il convegno. Misteriosa, quasi mistica, resta per noi la posizione della #Lega. Gli esponenti che sono intervenuti oggi non hanno spostato nulla, né in positivo né in negativo. In conclusione ci tengo a precisare che noi del SIM Aeronautica non ci fermiamo, l’onore di rappresentare e rivendicare i diritti dei più deboli è un lavoro così complesso e socialmente importante che non può essere circoscritto solo in mere considerazioni politiche“.
A quanto pare fino ad ora nulla di concreto, solo chiacchiere e chiacchiere, dei diritti dei cittadini con le stellette non interessa proprio a nessuno. Tutti, proprio tutti hanno paura di sbagliare, paura di riconoscere diritti fondamentali agli italiani che servono lo Stato fino all’estremo sacrificio. Certo fa più notizia e consensi un barcone di migranti che i continui suicidi tra i militari e i loro colleghi delle forze dell’ordine. Tanta, anzi tantissima la delusione per come viene argomentata la titubanza dei legislatori. Nessuna Legge nasce perfetta ma può essere perfettibile, con “assesment”, successivi. Occorre avere il coraggio di posizionare la prima pietra e passare così alla storia. E’ solo una questione di coraggio politico, che di questi tempi è difficile trovare.