La missione lunare indiana si chiama “Chandrayaan-2” farà dell’India la quarta nazione in grado di posare propria attrezzatura sulla Luna. La missione è iniziata dal Centro spaziale di Sriharikota, nel sud-est del Paese.
Lo scopo della spedizione è di piazzare un lander e un robot mobile vicino al polo sud del satellite, oltre a posizionare una sonda nell’orbita lunare. Il lancio dello Chandrayaan-2 («Lunar Trolley» nella lingua hindi) era originariamente programmato per il 15 luglio, ma il countdown era stato bloccato 56 minuti e 24 secondi prima del decollo, per un «problema tecnico» che l’agenzia spaziale indiana ISRO non ha formalmente precisato. Secondo la stampa locale, la causa sarebbe stata una perdita in un cilindro di elio del motore criogenico del livello superiore del razzo indiano GSLV-MkIII, un guaio di non poco tempo. Nuova Delhi ha speso 140 milioni di dollari (124 milioni di euro) per la missione Chandrayaan-2, una cifra molto inferiore rispetto ad altre grandi agenzie spaziali per missioni di questo tipo. Solo l’Unione Sovietica, gli Stati Uniti (con la missione Apollo 11 del 20 luglio del ’69)e la Cina sono stati finora in grado di far atterrare un proprio mezzo sulla Luna.