In merito all’attacco avvenuto nella notte contro l’aeroporto di Misurata si conferma che nessun militare italiano è rimasto coinvolto e le infrastrutture in uso al contingente militare italiano non hanno subito danni.
Il contingente italiano in Libia opera nell’ambito della Missione bilaterale di assistenza e supporto (MIASIT) al Paese nordafricano in armonia con le linee di intervento definite dalle Nazioni Unite. Il contingente comprende personale con compito di assistenza e supporto sanitario, formazione, addestramento, consulenza e mentoring. A Tripoli opera, inoltre, una nave della Marina Militare con compiti di supporto tecnico logistico alle forze marittime libiche nell’ambito dell’operazione nazionale “Mare Sicuro”.
L’Attacco.
Questa notte attorno alle tre l’aviazione dell’auto proclamato Esercito Nazionale Libico agli ordini del maresciallo Khalifa Haftar ha bombardato la zona dell’aeroporto di Misurata dove dal settembre 2016 è situato anche l’ospedale militare italiano.
Secondo le prime informazioni, sarebbe stata colpita l’area degli hangar dove si trovano i missili e parte degli arsenali militari di Misurata. I morti tra i miliziani libici potrebbero essere almeno tredici. Ma sono notizie ancora frammentarie, che necessitano di conferme. È comunque la prima volta viene colpita la zona dell’aeroporto dall’inizio dell’offensiva militare lanciata da Haftar il 4 aprile scorso contro le milizie che sostengono il governo del premier Fayez Serraj a Tripoli.