L’Aeronautica cinese ha reso pubblica una foto del caccia stealth, J-20 che è diventato, così come sostengono alcuni analisti cinesi, un caccia militare già operativo per la difesa del Paese.
L’esistenza del velivolo non è una novità poichè già lo si conosceva, tuttavia la foto rilasciata la scorsa settimana evidenzia un J-20 con il numero di coda 62001.
“E’ la prima volta che un J-20 è stato visto con il numero di coda che inizia con un “6”, ha riferito Weihutang, un programma per gli affari militari affiliato alla China Central Television, rilevando che sono iniziati i numeri sui J-20 precedentemente visti con un semplice ed anonimo “/’.
Le norme dell’aeronautica cinese prevedono i numeri che iniziano con “7” per i velivoli impiegati a gruppi di volo di prova, mentre il “6” indica che il J-20 fa parte di un’unità pronta al combattimento.
Il rilascio della foto di un J-20 con un “6” sulla coda indica che i piloti sono già pronti al combattimento hanno rimarcato alcuni analisti cinesi.
Fu Qianshao, un esperto cinese di difesa aerea, ha dichiarato al Global Times che l’addestramento previsto per esemplari da combattimento è diverso da quello di prova.
Fu ritiene che il J-20 è un velivolo più evoluto dell’F-35 statunitense. Il J-20 è elencato nell’ultimo white paper sulla difesa nazionale della Cina come una delle nuove armi ad alta tecnologia commissionate dall’esercito cinese. Fu ha detto che l’aereo sarà prodotto in serie e ulteriormente migliorato in futuro.
I suoi motori, il design aerodinamico, le armi e i sistemi elettronici inclusi radar, avionica e sistema di controllo del volo potrebbero essere adeguatamente aggiornati nel corso del tempo.
Il J-20 potrebbe prendere la scena, il prossimo ottobre, a Piazza Tiananmen durante la parata per celebrare il 70° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare.
Progetto Chengdu J-20
Il progetto Chengdu J-20, caccia di quinta generazione decollato per la prima volta nel gennaio del 2011, è definito dal Pentagono come una piattaforma a lungo raggio, in grado di penetrare ambienti pesantemente difesi. Nella fase iniziale era dotato di due turboreattori di fabbricazione russa. Per il Chengdu J-20 si prevedono sei varianti: intercettore a lungo raggio, dogfight e scorta, attacco al suolo, ricognizione a lungo raggio, attacco elettronico e piattaforma di lancio per missili anti-satellite.
Il J-20 trae ispirazione da diversi progetti. Similitudini nel design si possono apprezzare con il dimostratore tecnologico MiG 1.44 e con l’EFA 2000. Per la propulsione, i cinesi hanno sfruttato la tecnologia dei turbofan russi NPO Saturn AL-41F1 che equipaggiano i Su-35E.
Nonostante gli sforzi, i cinesi non avrebbero ancora sviluppato motori a reazione in grado di raggiungere le prestazioni dei Pratt & Whitney F119 e F135, che equipaggiano rispettivamente l’F-22 Raptor e l’F-35 Lightning della Lockheed Martin.
Così come i russi per il T-50, anche i cinesi non saranno in grado di raggiungere il pieno potenziale della piattaforma fino a quando non avranno sviluppato dei motori con un rapporto spinta-peso di dieci a uno e che possano esaltare le caratteristiche di un profilo aerodinamico di quinta generazione.
Nonostante ci siano ancora diverse migliorie da fare, questa nuova piattaforma cinese presenta comunque delle caratteristiche tecniche davvero di pregio.
Il J-20 dovrebbe essere ancora equipaggiato con dei turboreattori Saturn AL-31, di fabbricazione russa.
Il modello finale, probabilmente quello di cui hanno divulgato la fotografia con matricola “6”, potrebbe montare un propulsore WS-15, in grado di sviluppare una potenza di spinta pari a 20.000 kg e dotato di un ugello di spinta vettoriale tridimensionale – sarà in grado di dirigere la propulsione del proprio motore in una direzione differente da quella parallela al proprio asse longitudinale. Altra caratteristica di questo propulsore è quello di garantire al velivolo eccellenti prestazioni di supercrociera.
Il J-20 dovrebbe trasportare internamente fino ad un massimo di quattro missili BVRAAM, beyond-visual-range air-to-air missiles e due a corto raggio PL-10.
L’estetica
Prevede una lunghezza di 21,26 m e un’apertura alare di 12,88 m. La sua velocità massima raggiungibile è di Mach 2,5 (condizione di supercrociera pari a Mach 1,83) e possiede un’autonomia di 3100 km.
https://youtu.be/OckWqsmJiJc