Il Capo del governo di Accordo Nazionale Fayez al Sarraj e il suo rivale, il generale Khalifa Belqasim Haftar, uomo forte del parlamento di Tobruk, hanno convenuto di aprire la strada alla soluzione della crisi in Libia senza però annunciare misure concrete, secondo quanto si legge in due distinti comunicati pubblicati oggi. Sarraj e Haftar hanno sottolineato la necessità di risolvere la crisi economica e politica nel Paese e di unire gli sforzi per lottare contro il terrorismo, mettendo fine “alle sofferenze dei libici”. Sembrerebbe invece al momento irrisolto, nonostante qualche passo avanti, il nodo della formazione di un esercito libico unificato. Tuttavia, nella nota emessa dall’ufficio di Sarraj, si spiega che il capo del governo di Tripoli e l’uomo forte della Cirenaica hanno concordato sulla necessità di “mettere a punto una strategia per formare un esercito libico unificato” sotto “un’autorità civile”. D’altra parte, le autorità dell’Est hanno posto l’accento sull’esigenza di “consentire all’istituzione militare” fedele ad Haftar “di assicurare pienamente il suo ruolo nella lotta contro il terrorismo”. Accusato di volere instaurare una dittatura militare in Libia, Haftar, che guida l’Esercito nazionale libico, è sostenuto dal parlamento eletto stabilitosi nell’Est della Libia, nonché da Paesi come gli Emirati arabi uniti e l’Egitto. Questo Parlamento si rifiuta di concedere la propria fiducia all’accordo politico del 2015, negoziato sotto l’egida dell’Onu, che non prevede alcun ruolo per Haftar. Nei due differenti comunicati, Haftar e Sarraj hanno indicato inoltre di essere d’accordo sulla fine delle violenze nel Sud del Paese, dove le due parti si confrontano attorno a una base aerea vicina alla città di Sebha.
di Redazione
foto Libia Prospect