Nella vicenda Fca viene il sospetto che la Germania possa averci messo lo zampino. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, a Corriere Tv. Uno sgambetto della Germania? “Qualche tipo di sospetto potrebbe sorgere, speriamo di no, non abbiamo elementi di prova o di fatto per determinarlo”, ha spiegato il ministro. “Quello che e’ certo e’ che noi facciamo i nostri test nella maniera piu’ scrupolosa possibile e su questa base risponderemo e abbiamo peraltro gia’ risposto all’Europa. Io sono sicuro che si chiarira’”, ha aggiunto. “E’ poi molto importante che la Commissione Ue dica una parola chiara perche’ la vicenda ha un impatto sulla quotazione del gruppo e quindi non e’ priva di effetti. Noi siamo molto tranquilli che i test fatti in Italia siano ai piu’ alti standard internazionali”, ha evidenziato Calenda. Da ricordare che la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per il mancato adempimento, da parte di Fiat Chrysler Automobiles, degli obblighi derivanti dalla normativa Ue in materia di omologazione dei veicoli.
Anche il Ministro Delrio ha dimostrato tutta la sua irritazione per la procedura di infrazione della Commissione Europea. “Mi sembra un po’ prematuro discutere di questo adesso. L’esponente del governo si e’ detto “ancora molto irritato” per l’avvio della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia relativa alle auto della Fca-Chrysler. “Per ora”, ha sottolineato riferendosi all’ipotesi di un’autorita’ unica, “le regole in vigore prevedono che siano le autorita’ nazionali a fare tutte le omologazioni. E’ chiaro che un processo di graduale rafforzamento dell’Unione europea ci siano anche le autorita’ uniche. Mi sembra un percorso da avviare sicuramente ma al momento e’ prematuro discutere di questo”. Nessun commento del ministro, nonostante le sollecitazioni dei giornalisti sul crollo in borsa della FCA