Eni è stata confermata oggi come partecipante al Global Compact LEAD, a dimostrazione del suo impegno costante a favore dei Principi delle Nazioni Unite per il business responsabile.
In occasione della settimana dei leader del Global Compact dell’ONU, Eni è stata riconosciuta come uno dei partecipanti più attivi all’iniziativa sulla sostenibilità d’impresa più grande al mondo.
“Questo riconoscimento è un’importante testimonianza del nostro impegno ad integrare la sostenibilità in ciascuna delle nostre attività ed un incoraggiamento a continuare a combinarla con la stabilità finanziaria,” ha dichiarato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni. “La sostenibilità ambientale, sociale e del business sono essenziali per aiutarci a dare forma al futuro,” ha aggiunto.
Il modello di business di Eni si focalizza su investimenti a lungo termine, andando oltre gli obiettivi di profitto a breve termine, per trasformare l’azienda e far sì che sia pronta ad affrontare le sfide globali e a contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Permette di integrare la sostenibilità in tutte le attività dell’azienda – dalla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra al rispetto dell’ambiente; dai diritti umani alla formazione delle persone; dalla promozione dello sviluppo locale all’accesso all’energia.
Come parte delle iniziative per seguire questa strategia, Eni sta lavorando in partnership con organizzazioni internazionali, governi e organizzazioni non-governative per promuovere lo sviluppo sostenibile nei Paesi ospitanti, con un focus specifico sugli SDG. Eni ha firmato partnership con l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) per l’accesso a acqua pulita e sicura; con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) per unire gli sforzi sui temi dell’accesso all’energia e dello sviluppo sostenibile; e con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO) per focalizzarsi sull’occupazione giovanile, sulla catena di valore della filiera agroalimentare, sull’energia rinnovabile e sull’efficienza energetica.
Un ulteriore riconoscimento dell’impegno di Eni per la sostenibilità arriva dal Corporate Human Rights Benchmark (CHRB): Eni – unica azienda dell’energia tra le sei aziende selezionate – è stata scelta, nell’imminente report della CHRB su come imparare da aziende simili (“Learning from Peers”), come esempio per mettere in luce potenziali approcci per una gestione dei diritti umani più efficace. Le practice di Eni sono utilizzate come caso studio nella sezione sulle practice aziendali sui diritti umani (“Performance: company human rights practices”) che valuta i fattori e i processi che permettono il rispetto dei diritti e la prevenzione e attenuazione dei rischi e impatti sui diritti umani.
Allo stesso modo, l’analisi del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) dei report di sostenibilità pubblicati da circa 200 aziende in tutto il mondo, ha collocato l’Eni For di Eni tra i dieci report meglio classificati nella sua graduatoria (l’analisi completa del 2019, chiamata “Reporting matters”, verrà pubblicata il mese prossimo).
Il Global Compact delle Nazioni Unite è un movimento globale di aziende sostenibili e stakeholder che si assumono responsabilità condivise per creare un futuro sostenibile. Il movimento dà sostegno alle aziende nell’allineare le loro strategie ed operazioni ai dieci Principi universali su diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione; e nel compiere azioni strategiche per realizzare più ampi obiettivi dell’ONU, tra i quali gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Eni quest’anno ha dimostrato il suo impegno verso il Global Compact dell’ONU partecipando all’Action Platform per quanto riguarda il riporto sulle tematiche degli SDG (“Reporting on the SDGs”) e all’Action Platform sull’innovazione finanziaria per gli SDG (“Financial Innovation for the SDGs”). Ogni Action Platform del Global Compact riunisce aziende, network locali del Global Compact, massimi esperti, società civile, governi e partner dell’ONU per risolvere questioni complesse e interconnesse e per introdurre innovazione intorno agli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
CHRB è una collaborazione guidata da investitori e da organizzazioni della società civile che si occupa di creare il primo standard di riferimento aperto e pubblico delle performance aziendali in materia di diritti umani. Il Benchmark fornisce uno spaccato comparato di anno in anno delle più grandi aziende del pianeta, prendendo in considerazione le policy, i processi e le practice che le aziende utilizzano per rendere sistematico il loro approccio ai diritti umani e come rispondono a accuse importanti.
WBCSD è un’organizzazione mondiale guidata dagli amministratori delegati di più di 200 principali società che lavorano insieme per accelerare la transizione verso un mondo sostenibile. WBCSD mira ad aumentare il successo dei suoi membri e renderli più sostenibili concentrandosi sulla massimizzazione dell’impatto per azionisti, ambiente e società.