Roberto Gualtieri a margine dei lavori del meeting dell’Fmi e della Banca mondiale e del G20 a Washington ha detto in conferenza stampa: “La riduzione del debito pubblico è tanto più credibile quanto più è realistica”.
Gualtieri è convinto che con la manovra economica presentata a Bruxelles, che deve però ancora superare l’esame del Parlamento, il debito pubblico è stato relegato in parabola discendente. Il ministro sostiene che la manovra, “blocca l’aumento dell’Iva e abbassa le tasse sui redditi da lavoro per milioni di italiani. Non ridurre queste tasse sarebbe stato un errore. Con questa manovra abbiamo evitato oltre 26 miliardi di tasse a carico dei cittadini: abbiamo tutelato i consumi cancellando 23 miliardi di aumento dell’Iva e messo più soldi nelle buste paga dei dipendenti, tagliando 3 miliardi il costo del lavoro”.
Gualtieri ha poi precisato che “ora si lavorerà all’articolato, con il contributo di tutte le forze della maggioranza. È possibile migliorare alcuni aspetti specifici, ma nell’ambito di un indirizzo generale che non cambia”.
Il Governatore Visco, scrive il Sole24Ore ha riportato l’attenzione sui 19 mila miliardi di dollari di debito corporate a rischio default nel mondo, la spia accesa dall’Fmi nei giorni scorsi. Al riguardo Visco ha detto: “Un fenomeno poco diffuso in Europa e che in Italia non c’è. Esiste negli Stati Uniti e in Asia, ma potrebbe arrivare in Europa. Per questo bisogna stare molto attenti e lavorare insieme per fissare standard efficaci”.
Gualtieri ha sottolineato, al riguardo, che il rischio non è imminente, ma l’Fmi si preoccupa di evitare crisi future.
Nel corso del meeting economico internazionale l’Italia si è opposta alla creazione delle stablecoin, come Libra di Facebook, sulle quali è arrivata una secca bocciatura: “nessuna moneta globale privata può essere emessa se prima non vengono affrontati i rischi che può causare in termini di riciclaggio, tutela dei consumatori, stabilità del sistema finanziario ed efficacia delle politiche monetarie delle Banche centrali”.