“Le risorse europee destinate all’agricoltura sono insufficienti, anche dopo il timido ripristino della dotazione per lo sviluppo rurale. Va detto con forza e insieme: non possiamo chiedere agli agricoltori maggiore impegno e ulteriori sacrifici, soprattutto sul versante ambientale, senza adeguate risorse in cambio”.
Così la Ministra Teresa Bellanova nel corso del colloquio al Mipaaf, conclusosi pochi minuti fa, con l’Ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset.
Un incontro cordiale che ha toccato numerosi punti: politica agricola europea, dazi, misure compensative, etichettatura, per terminare con uno scambio sulla situazione politica nel nostro Paese.
Sulla convergenza esterna la Ministra ha ribadito: “siamo fortemente contrari alla sua prosecuzione. In quanto contributori netti, la consideriamo illogica e ingiustificata. Una situazione che deve essere assolutamente riequilibrata”.
Quanto all’architettura verde, “condividiamo assolutamente”, ha detto la Ministra, “l’ambizione ambientale della PAC ed il suo contributo sul fronte dei cambiamenti climatici ma consideriamo l’attuale proposta troppo squilibrata, con impegni eccessivi per gli agricoltori sulle mitigazioni a fronte di nessun intervento per favorire il percorso di adattamento. La sostenibilità deve essere sociale, ambientale, economica. Per questo, nel corso dell’ultimo Consiglio di novembre, ho proposto di destinare una percentuale di pagamenti diretti al rafforzamento delle misure di gestione del rischio, in particolare alla creazione di un fondo di mutualizzazione nazionale. Il sostegno della Francia in questo confronto sarebbe molto importante, per motivare gli agricoltori sull’ambiziosa sfida di un’Europa a zero emissioni per il 2050”.
E se anche sui dazi la Ministra Bellanova ha sollecitato all’Ambasciatore Masset un’azione comune e sinergica per sollecitare la Commissione a adottare “misure efficaci in grado di garantire un sostegno alle imprese presenti sul mercato americano”, sull’etichettatura nutrizionale ha ribadito: “siamo assolutamente contrari al Nutri-score: non fornisce indicazioni complete e corrette al consumatore e non è basato su solide evidenze scientifiche”. “E’ inconcepibile”, ha ribadito la Ministra, “che vengano marchiati con il bollino rosso pilastri della dieta mediterranea come l’olio di oliva. Siamo per un sistema di etichetta che consideri il fabbisogno quotidiano delle sostanze nutritive e dia informazioni utili al consumatore. Dobbiamo garantire informazioni complessive e compiute sulla bontà dei prodotti. E dobbiamo garantire l’indicazione obbligatoria dell’origine”.