(di Massimiliano D’Elia) Matteo Salvini sfida i suoi avversari, li vuole far uscire allo scoperto e, come ha detto sui social e in tv li vuole vedere negli occhi in aula al Senato mentre votano contro di lui. Una strategia politica che in molti pensano darà la spallata finale alla maggioranza di governo che ha il 26 gennaio l’ennesimo esame elettorale con il voto in Emilia Romagna. L’esame è rivolto maggiormente al Pd che con la perdita del fortino rosso emiliano potrebbe davvero fare un passo indietro e rivalutare l’alleanza con il Movimento delle Stelle. Matteo Salvini ha quindi chiesto ai senatori leghisti della Giunta per le autorizzazioni a procedere di votare a favore dell’invio a processo del loro capo. I cinque senatori hanno votato contro la proposta del presidente Maurizio Gasparri di non concedere l’autorizzazione a procedere contro l’ex ministro dell’Interno per sequestro di persona per il caso della nave Gregoretti. Ora la “palla” passa al Senato dove verrà pesata la tenuta della maggioranza che, come noto, proprio in quell’Aula ha numeri davvero risicati. Poi ci sono le elezioni in Emilia Romagna e Calabria, dove molto probabilmente ci sarà un bivio per le varie anime del Movimento e soprattutto per la durata dell’alleanza giallo-rossa.
Tornando alla vicenda che ha scosso e non poco la scena politica, Salvini ha chiesto il supporto legale di tutti gli avvocati italiani disposti ad abbracciare la causa. “Per processarmi dovranno scegliere un tribunale bello grande, perchè saranno milioni gli italiani che vorranno intervenire”
Tante le iniziative messe in campo dalla Lega, una tra tutte il Digiunopersalvini.it che è il sito dove si può aderire all’iniziativa “Sto con lui e per un giorno #digiunopersalvini”. “Matteo Salvini a processo, rischia la galera per aver difeso la patria” si legge sulla home del sito.
https://www.facebook.com/salviniofficial/videos/164414454882357/
“Salvini valica ogni limite nella mancanza di rispetto delle istituzioni“, attacca la capogruppo M5S in Giunta, Elvira Evangelista. “La fuga della maggioranza Pd-Mgs-Iv è una ferita“, contrattacca Osvaldo Napoli (FI). “I giallorossi scappati come codardi“, rincara il leghista Attilio Fontana. E Giorgia Meloni definisce indegno il processo a Salvini. Mentre Gasparri reagisce all’esponente del Pd Marcucci, che lo accusa di non essere stato disponibile a dare tutto il materiale necessario per deliberare: “Se non mi chiede scusa lo denuncerò in Aula”. Occorre valutare attentamente la vicenda rincara Gasparri: “Salvini non ha fatto tutto da solo, lo dimostrano le mail del consigliere diplomatico di Palazzo Chigi”. Ma il premier, Giuseppe Conte, ribadisce: “Non mi posso sostituire alle decisioni di Salvini, della Giunta e dell’Aula. Ho chiarito che il ministro Salvini aveva appena fatto approvare un decreto che aumentava le sue competenze, ha rivendicato a sé la scelta sul se o quando far sbarcare le persone a bordo della Gregoretti. Per quel che riguarda il mio ruolo, se si tratta di rispondere non della decisione specifica ma dell’indirizzo politico generale io ci sono”. Luigi Di Maio ha così commentato: “Salvini, dice, sa che quella di bloccare per giorni la nave militare Gregoretti nel luglio scorso nel porto di Augusta fu una sua scelta. E poi aggiunge: “È passato da sovranismo al vittimismo. È sempre stata una sua scelta di propaganda bloccare quella nave”.