Si è conclusa ieri 4 febbraio a Casa Sanremo la premiazione della decima edizione del Premio “Musica contro le mafie”.
La serata, presentata da Claudio Guerrini, conduttore radiotelevisivo e storica voce di RDS; sancisce un lungo percorso di sensibilizzazione iniziato oltre un anno fa e che ha permesso alla manifestazione di raggiungere enormi riscontri con numeri da record: oltre 500 artisti hanno risposto alla call e ben 10 sono stati i finalisti live durante la “5 giorni di Musica contro le mafie” di Cosenza.
Alla premiazione hanno partecipato, insieme al Coordinamento di Libera della Provincia di Imperia, anche gli studenti delle scuole di Sanremo, Imperia, Arma di Taggia, Ventimiglia e Bordighera, che oltre a svolgere un ruolo attivo nella giuria sono i principali fruitori della musica e destinatari di un messaggio di impegno e consapevolezza, di invito alla cittadinanza attiva.
Il sodalizio con il patrón di Casa Sanremo, Vincenzo Russolillo, capace di coniugare forma e sostanza, glamour e contenuti, si conferma anche quest’anno, così come l’impegno concreto e l’attenzione alle tematiche sociali.
Il valore aggiunto di questa edizione è stata l’interazione tra mondi apparentemente lontani ma che invece diventa possibile grazie al linguaggio universale della musica.
Prima della cerimonia di premiazione è stato presentato il nuovo progetto di residenza artistica “Sound Bocs” (realizzato grazie a Mibact e Siae) che vedrà giovani artisti in un quartiere creativo in stile mitteleuropeo nel cuore della Calabria.
I premi assegnati
La menzione del Club Tenco è andata al brano “Restiamo Umani” di Fabio Messieri dove la canzone d’autore e l’impegno civile si fondono e creano un appello accorato per tendere le mani all’altro.
La menzione speciale di Musica contro le mafie insieme alla “targa giovane autore”, una borsa di studio di SIAE, è andata al brano “Non siamo pesci” di Chris Obehi, un lottatore di speranza e di vita incontenibile contro l’emorragia di umanità.
Premio speciale “La musica può”, assegnato da Mklive attraverso “Perchicrea” di SIAE e MIBACT per gli artisti under 35, a Cance con il suo brano “Conosci?” sulle illusioni di una generazione tradita.
Il premio Musica contro le mafie 10^ ed., opera realizzata dal maestro orafo Michele Affidato, è stato assegnato ai Romito, secondi classificati con il loro brano “Cosa ‘e niente” ci ricordano come sia importante scegliere da che parte stare prendendo posizione in situazioni di ingiustizia senza restare inermi. Con questo testo in lingua napoletana si sono voluti contrapporre a quella musica che diventa, suo malgrado, mezzo di diffusione ideologica di valori di marginalità e delinquenza.
Prima classificata Micaela Tempesta che con la sua preghiera eretica “4m3n” (Amen) cruda e irriverente, ci ricorda come sia importante che la dimensione spirituale e l’impegno civile coincidano. Da “quella dell’ultimo banco”, come si è definita, ha fatto il pieno di premi, vincendo anche l’esibizione al prossimo concerto dell’Uno Maggio libero e pensante di Taranto e un tour nei festival del circuito Keepon Live.
Alle ore 19 la Sala Lounge di Casa Sanremo ha ospitato lo showcase di tutti i premiati, con un infaticabile Claudio Guerrini che, al termine delle esibizioni, insieme al presidente di Musica contro le mafie Gennaro de Rosa, ha dato appuntamento alla prossima edizione”
Il Premio è stato Ideato e organizzato dall’Associazione “Musica contro le Mafie” sotto l’egida di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie), con il patrocinio di Avviso Pubblico e Legambiente, il Premio è un progetto culturale che si realizza con il supporto di preziosi contributi di Siae, Doc Servizi, Acep, Unemia, Omnia Energia, EarOne con il contributo istituzionale di Avviso Cultura PAC Calabria 2017/2019 di Regione Calabria e Comunità Europea e con la partnership di Casa Sanremo, Club Tenco, Uno Maggio Libero e Pensante, Keep On, Primo Maggio Roma, Officine Buone e il Maestro orafo Michele Affidato.