“La mia incondizionata vicinanza alle Donne e agli Uomini della Polizia Penitenziaria che, senza alcun dispositivo di protezione individuale si trovano a fronteggiare le più violente rivolte carcerarie per tutto il territorio nazionale , nelle quali i detenuti utilizzano come arma qualsiasi cosa possa ferire o tentare di uccidere. I Poliziotti subiscono ogni giorno persino sputi da parte di persone che forse non sono affetti da coronavirus ma da epatite o HIV“. Lo Dichiara in una nota Lia Staropoli Presidente dell’Associazione “ConDivisa – Sicurezza e Giustizia”. “In questo particolare periodo storico nel quale le rivolte sembrano coordinate tutte da un’unica regia, i Poliziotti Penitenziari, con molti sacrifici, sono riusciti a riportare nelle celle i detenuti evasi, alcuni molto pericolosi. Io mi schiero ancora una volta dalla loro parte, dalla parte della Giustizia e ritengo doveroso ringraziarli ancora una volta. Infine voglio ricordare a molti che si chiamano Poliziotti Penitenziari e non “guardie carcerarie“.