ABI ha incontrato oggi in video-riunione Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin per proseguire l’analisi e il monitoraggio dello scenario in continua evoluzione relativo al contrasto alla diffusione del virus COVID-19 e dell’attuazione del Protocollo condiviso 16 marzo 2020 “Misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario”.
Le Parti hanno sottolineato come la costruttiva interlocuzione in argomento debba essere mantenuta e incrementata anche in merito alla c.d. “fase 2” quando in Italia riprenderanno le attività produttive ed alle modalità con cui si svilupperà in tale contesto l’attività bancaria.
ABI e Sindacati hanno ribadito la capacità dell’attuale doppio livello di interlocuzione, nazionale e aziendale/di Gruppo, nell’affrontare tutte le questioni di ogni ambito di riferimento e di coniugare la visione complessiva con le situazioni specifiche: per queste ragioni hanno ribadito come tale modello di interlocuzione debba essere mantenuto come sede esclusiva di confronto, rendendosi disponibili come Parti Nazionali a dialogare direttamente con le Autorità anche regionali e locali in merito alle misure da adottare per tutelare le persone che lavorano in banca e la clientela.
Inoltre hanno condiviso di mettere la propria esperienza e le iniziative adottate a disposizione della neo costituita task force voluta dal Governo per elaborare proposte per fronteggiare l’emergenza epidemiologica Covid-19 anche per la ripresa graduale nei diversi settori delle attività.
A tal fine ABI ha trasmesso al Presidente del Comitato di esperti in materia economica e sociale, Vittorio Colao, il Protocollo condiviso 16 marzo 2020 e la sua integrazione del 24 marzo 2020.