“Ho espresso vicinanza incondizionata al Dott. Gratteri e intendo esprimere la nostra solidarietà al Dott. Maresca, per le vili minacce e gli squallidi insulti che hanno ricevuto pubblicamente sul social network Facebook” .
Lo dichiara in una nota Lia Staropoli Presidente dell’Associazione nazionale “ConDivisa – Sicurezza e Giustizia”. “Da tempo, precisa la Staropoli, siamo a conoscenza di come i componenti di ‘ndrangheta, camorra e cosa nostra, e persone a loro vicine, utilizzino i social network per ostentare potere ed esercitare la propria forza intimidatrice. A caccia di “consensi social” insultano e minacciano con disinvoltura coloro che realmente li contrastano. Sono condotte che abbiamo più volte denunciato”.
A questo proposito, aggiunge Staropoli, abbiamo istituito “L’osservatorio per monitorare la mafia sui social”. Sui social vengono celebrati boss mai pentiti, non solo di camorra, ‘ndrangheta e cosa nostra, ma vengono acclamati anche boss come Renato Vallanzasca con gruppi e pagine, un continuo insulto alla memoria delle vittime, una vergogna che ci viene segnalata proprio dalla Signora Gabriella Vitali moglie di Luigi D’Andrea, uno dei Poliziotti massacrati da Vallanzasca.
Mentre nei territori interessati dalla mafia niente ferma il branco degli affiliati, assetati di vendetta nei confronti di chi arresta o denuncia i reati di parenti e amici, accusandoli di “criminalizzare il territorio”. Queste vili condotte devono essere fermate e severamente punite, uno Stato credibile non può permettere che i suoi figli migliori diventino bersaglio di una accozzaglia di avanzi di galera e dei loro più subdoli e striscianti fiancheggiatori”. Conclude la nota.