21.172 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, di cui 2.543 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione, con particolare attenzione ai prodotti di qualità DOP, IGP, al biologico e al settore oleario e vitivinicolo. Controlli serrati sui canali e-commerce, considerato l’incremento delle vendite on line e monitoraggio delle segnalazioni di pratiche sleali. E’ on line sul sito del Mipaaf il report sull’attività dell’Ispettorato antifrode del ministero nei tre mesi di emergenza Covid-19, durante i quali non è venuto meno il controllo della regolarità della produzione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari, per garantire, anche durante il lockdown, qualità, sicurezza ed eccellenza.
Oltre un terzo delle verifiche sono state svolte nell’area settentrionale del Paese, il 17% nelle regioni Lombardia e Veneto, a garanzia del mantenimento di alcune delle maggiori eccellenze del made in Italy: il Grana padano, con oltre 5,2 milioni di forme e il “Sistema Prosecco”, con oltre 600 milioni di bottiglie prodotte (dati 2019). I tassi di irregolarità riscontrato sono stati in linea con gli indici registrati nei periodi precedenti lo stato emergenziale.
“La sicurezza alimentare, la trasparenza, la qualità e la salubrità delle produzioni sono la nostra priorità. Soprattutto in questo periodo cosi critico è nostro dovere salvaguardare la salute dei cittadini, la reputazione del nostro Paese e l’intera filiera agroalimentare italiana, che in questi mesi con enorme sforzo e grande responsabilità ha continuato a produrre, garantendo al Paese cibo sano e di qualità”. Cosi la Ministra Teresa Bellanova.
“Per questo considero con particolare attenzione il lavoro e l’impegno delle ispettrici e degli ispettori dell’Icqrf che anche in questi tre difficili mesi hanno fronteggiato l’emergenza e non hanno mai smesso di vigilare, per il bene della collettività e delle moltissime imprese che lavorano con impegno e sacrificio, contro le pratiche sleali e gli atteggiamenti speculativi che danneggiano le filiere. Pratiche ancor più intollerabili in questo particolare momento”.
Scendendo nel dettaglio, il 67% dell’attività ispettiva ha interessato i settori vitivinicolo, oleario e lattiero-caseario ma anche settori merceologici e prodotti che, in seguito all’emergenza Covid e al conseguente isolamento domestico, hanno registrato sostanziali incrementi delle vendite, come le carni, le uova, la pasta, il riso e, in generale, i prodotti alimentari preconfezionati. Per quanto riguarda il monitoraggio sui canali e-commece, caratterizzati da un rilevante incremento di accessi in questi tre mesi, nel trimestre febbraio – aprile l’Ispettorato antifrode ha operato 445 interventi per la rimozione, su Alibaba, Amazon e ebay, di inserzioni irregolari di prodotti agroalimentari. L’ICQRF ha partecipato inoltre al Piano europeo di controllo sulle vendite e sulla pubblicità on line di prodotti alimentari con riferimenti al Covid-19 effettuando 35 interventi sul web, e segnalando alla Commissione UE 35 prodotti irregolari, tra i quali integratori alimentari, estratti di erbe, the, funghi e miele.