Il servizio di sicurezza russo ha arrestato il consigliere per i media presso l’agenzia spaziale, con l’accusa di aver fornito segreti militari a un’agenzia di intelligence di un paese occidentale.
Ex giornalista, Safronov era il corrispondente militare del quotidiano russo Kommersant, che alcuni descrivono come l’equivalente russo del Financial Times britannico. Ha poi lavorato come reporter su questioni militari per il Vedomosti, un quotidiano finanziario con sede a Mosca. Ha anche fatto parte del pool di giornalisti del Cremlino, che accompagnavano il presidente russo Vladimir Putin nei viaggi ufficiali.
Safronov si è dimesso dal Vedomosti la scorsa primavera, insieme ad alcuni suoi colleghi, in seguito a disaccordi con la direzione del giornale sulla libertà editoriale. A maggio è stato assunto dall’agenzia spaziale russa, la Roscosmos State Corporation for Space Activities, come consulente per i media per Dmitry Rogozin, il direttore generale dell’agenzia.
Martedì, l’FSB ha rilasciato una dichiarazione alla stampa affermando di aver arrestato Safronov per spionaggio a favore di in un paese straniero. La nota afferma che Safronov aveva “raccolto e consegnato segreti di stato a rappresentanti di una potenza straniera, aveva fornito quindi informazioni sulla cooperazione tecnico-militare e sulla difesa e sicurezza della Federazione Russa“. Secondo l’FSB, la persona con cui Safronov avrebbe condiviso segreti di stato è un ufficiale dell’intelligence di uno stato membro dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico. Sempre martedì, l’FSB ha pubblicato alcuno filmati che riprendono l’arresto di Safronov, dinanzi alla sua abitazione, da parte di alcuni agenti in borghese.
I media russi hanno anche narrato che in passato Safronov era stato più volte avvicinato da funzionari della sicurezza per via delle sue attività ritenute diverse da quelle proprie di un giornalista. Alcuni colleghi di Safronov, in sua difesa, hanno dichiarato sui social media che è stato arrestato per le sue opinioni politiche, piuttosto che per presunte attività di spionaggio. Nel frattempo, il direttore dell’agenzia spaziale Roscosmos Rogozin ha detto ai media russi che Safronov non aveva accesso a informazioni classificate, quindi è improbabile che il suo arresto possa essere correlato al lavoro presso l’agenzia spaziale.
Il processo di Safronov dovrebbe svolgersi a porte chiuse, a causa della natura delle accuse. Se dichiarato colpevole, potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere.