(di Francesco Matera) Luigi Di Maio ha chiesto all’Ue di riprendere le redistribuzioni dei profughi, sospese per via della pandemia, il segretario del Pd Nicola Zingaretti chiede al governo di affrontare con urgenza e in modo adeguata la questione. Nel frattempo la guardia costiera libica ha sparato contro tre migranti, animando la protesta di una parte del Pd e Leu che avevano sollevato dubbi sui finanziamenti alla forza di mare della Libia, previsti nel decreto missioni.
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese è particolarmente attiva. E’ stata prima in Tunisia poi ha parlato al telefono con la commissaria Ue per gli Affari interni Ylva Johansson per rinnovare la richiesta di supporto italiana alla Commissione, accolta favorevolmente dalla Johansson e che potrebbe produrre effetti già nei prossimi giorni. Parlando di effetti è stato produttivo l’incontro della Lamorgese con il primo ministro tunisino Kais Saied, non a caso è di ieri la notizia che le autorità del paese nordafricano hanno bloccato due imbarcazioni in partenza verso le coste italiane. La Tunisia ha chiesto subito un radar, equipaggiamenti, addestramento per la guardia costiera e manutenzione per i pattugliatori. La Lamorgese ha promesso svariati milioni di euro a sostegno delle attività tunisine nel contrasto dell’immigrazione, 30 milioni dal Viminale, gli altri dalla Farnesina e dall’Ue.
Gli Esteri stanno anche lavorando affinché ripartano i voli charter per il rimpatrio di tutti coloro che non hanno i requisiti per poter ottenere il riconoscimento del diritto di asilo. L’Interno sta interagendo con la Difesa per riportare alle condizioni ordinarie la situazione presso gli hot-spot siciliani dopo le “mini evasioni” di centinaia di migranti. Invece per la rotta balcanica verranno inviati 40 militari presso la città di Gorizia. La sicurezza al perimetro dei centri di accoglienza sarà, pertanto, garantita da circa 400 militari già impiegati nella missione “strade sicure”. Ieri è anche scaduto il termine del bando da 4,8 milioni di euro per il noleggio di una nave per consentire la quarantena ad almeno 500 migranti. La nave dovrebbe permanere di fronte alle coste lampedusane fino al 31 ottobre prossimo, dopo il rifiuto del sindaco di Porte Empedocle. Soluzione, quella della nave quarantena, non condivisa ieri sera dal virologo prof. Massimo Galli che durante la trasmissione Stasera Italia su Rete4 ha fatto riferimento alla vicenda della nave da crociera Diamond Princess tenuta isolata in un porto giapponese (ndr. da pochi casi di infetti si passò velocemente e circa 720 con circa 10 morti).
La realtà è che il fenomeno migratorio verso il nostro Paese, di per se già pesante è diventato non più sostenibile per via dell’emergenza pandemica. Un esempio su tutti quello che è avvenuto sabato scorso, la nave mercantile Cosmo ha attraccato al porto di Pozzallo con a bordo un certo numero di migranti soccorsi in mare aperto, 10 di loro sono risultati positivi al CoVid-19.
Sul versante politico c’è la richiesta di una parte del Pd della modifica dei decreti sicurezza voluti dal già ministro dell’Interno Salvini. Il leader politico del Movimento 5S, Vito Crimi ha fatto, però, sapere a mezzo agenzia che dovranno essere apportate solo le modifiche scaturite dai rilievi mossi dal Quirinale. In questi giorni è previsto, quindi, al Viminale un vertice tra il ministro dell’Interno e gli esponenti di M5s, Pd, Iv e Leu. Le opposizioni parlano di Governo di incompetenti ed evocano il blocco navale più volte chiesto, anche durante il governo giallo-verde, dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.