Il fratello del leader Usa, 71 anni, era da giorni in gravissime condizioni. Il presidente: «È morto pacificamente: non era solo mio fratello, era il migliore amico»
Robert Trump, fratello minore del presidente americano Donald, è morto sabato sera in un ospedale di New York, dove era stato ricoverato in gravissime condizioni.
«È con il cuore pesante che condivido che il mio meraviglioso fratello, Robert, è morto pacificamente stasera (sabato sera, ndr.) – ha detto Donald Trump attraverso i funzionari della Casa Bianca – Non era solo mio fratello, era il mio migliore amico. Ci mancherà moltissimo, ma ci rivedremo. La sua memoria vivrà per sempre nel mio cuore. Robert, ti amo. Riposa in pace».
Già lo scorso giugno il fratello del capo della Casa Bianca era stato ricoverato per oltre una settimana nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Mount Sinai di New York. Più recentemente, era balzato agli onori delle cronache per aver cercato a nome della famiglia di bloccare la pubblicazione del libro della nipote Mary, intitolato «Troppo e mai abbastanza» e critico verso il presidente Usa.
Robert Trump si era unito agli affari di famiglia come direttore esecutivo. Sposato e divorziato dopo 25 anni di matrimonio, nel 2007, Robert era sparito dai tabloid americani, dopo essersi rifugiato a Millbrook, nella valle dell’Hudson, fuori New York, con la sua ex segretaria, Ann Marie Pallan, diventata sua moglie a marzo. Con lei portava avanti iniziative di solidarietà con la Angels of Light, un’organizzazione no-profit di cui è tra i principali donatori.
“Sostengo mio fratello al mille per cento”, aveva ribadito in un’intervista nei mesi scorsi.
Personaggio schivo, Robert era stato però il più fedele sostenitore di Donald tra i suoi fratelli: aveva organizzato raccolte fondi ed eventi per la sua campagna e nel 2017, alla festa alla Casa Bianca per celebrare l’elezione a presidente degli Stati Uniti, aveva tenuto il discorso a nome di tutta la famiglia affermando l’orgoglio per il trionfo di Donald.