Dirette a San Pietroburgo, le reliquie di San Nicola che dal 22 maggio scorso sono state venerate da quasi due milioni di fedeli, accorsi da diverse parti della Russia e disposti a un’attesa anche di 11 ore pur di accedere al reliquiario- sono state trasferite dalla cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.
Dopo una liturgia, officiata dal metropolita di Istra Arseni, primo vicario del patriarca di Mosca, le reliquie sono state portate a San Pietroburgo, dove rimarranno esposte fino al 28 luglio.
Secondo quanto riferito dal capo del dipartimento del Comune per le relazioni con le organizzazioni religiose, Konstantin Blazhenov, citato da Interfax, nella capitale russa sono stati oltre un milione e 800 mila i fedeli che hanno venerato San Nicola. Il giorno con più visitatori è stato il 10 luglio, quando la fila è stata di 64.000 persone. In generale, hanno venerato San Nicola dalle 18.000 alle 60.000 fedeli al giorno. Le reliquie del santo, venerato sia dai cattolici sia dagli ortodossi, sono custodite a Bari da 930 anni. Il loro trasferimento è stato definito un evento di portata storica dal Patriarca di Mosca Kirill, dato che in quasi mille anni di storia i resti sacri non avevano mai lasciato la città italiana. La traslazione temporanea della reliquia in Russia era stata autorizzata dal Papa durante il suo primo incontro con Kirill a Cuba, l’anno scorso. Tra i fedeli accorsi a venerare le reliquie a Mosca, anche il presidente russo Vladimir Putin.
La partenza da Bari è avvenuta , per la prima volta dopo 930 anni. Centinaia e centinaia di fedeli, italiani e stranieri, hanno salutato la partenza del sacro costato accompagnato dal suono incessante delle campane e dalla preghiera.
La reliquia è stata deposta in un reliquiario realizzato dalla Federazione Russa: decorato con preziosi rilievi laterali che raccontano la vita e i miracoli del Santo, le parti superiore e anteriore sono state realizzate in vetro per permettere che si potesse vedere il frammento di 13 centimetri della costola sinistra del Santo. “Dalla parte del cuore”, hanno sottolineato i frati domenicani in più occasioni.
Prima dell’uscita dalla Basilica della reliquia, una suggestiva liturgia, scandita dal coro di San Pietroburgo, è stata celebrata dal metropolita Hilarion Alfeev, presidente del dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.